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Attualità domenica 19 aprile 2020 ore 00:20
Covid, ecco le regole per la fase 2 in Toscana
Sono contenute in una nuova ordinanza della Regione. Il governatore Rossi ha chiesto al premier di riaprire rapidamente tremila aziende dell'export
FIRENZE — In attesa che il governo decida date e modalità dell'attesissima fase 2, quella della ripresa delle attività produttive chiuse per contenere l'epidemia di Covid, la Regione Toscana si è confrontata con sindacati e associazioni dei datori di lavoro e ha messo a punto una serie di regole di sicurezza, elencate nell'ordinanza n.38 firmata oggi, che trovate in allegato, a cui tutte le imprese, i laboratori, i negozi, gli studi professionali e le società di servizi dovranno sottostare.
Il presidente Enrico Rossi ha inoltre chiesto al premier del Consiglio Giuseppe Conte di poter riaprire rapidamente le tremila aziende toscane più vocate all’export per evitare che l’economia regionale rischi una recessione insanabile. Sono il settore della moda (dal tessile alla concia, dalla pelletteria alle calzature), l’oreficeria, la meccanica, chi produce turbine o impianti e chi lavora i minerali.
Questi settori impiegano direttamente 90mila persone, a cui se ne aggiungono altre 25mila della filiere. Aziende e lavoratori che, dati di Irpet alla mano, valgono un terzo dei Pil regionale, qualcosa come 33 miliardi di euro all’anno. Di qui la sollecitazione di Rossi al governo per poter procedere rapidamente alla riapertura, nella massima sicurezza.
LE MISURE E IL PIANO DI SICUREZZA ANTI-CONTAGIO
Le nuove raccomandazioni e prescrizioni contenute nell'ordinanza n.38 riguardano sia le attività rimaste aperte durante l'emergenza Coronavirus che quelle che dovranno riaprire nella fase 2, ad esclusione delle strutture sanitarie, dei cantieri e delle aziende dei servizi pubblici locali per cui vale il protocollo di sicurezza già emanato il 14 marzo.
La nuova ordinanza si applica anche a tutte quelle imprese che nel frattempo, facendo parte di filiere per la produzione dei servizi essenziali, hanno riaperto con il via libera delle prefetture, a volte solo grazie al meccanismo del silenzio-assenso.
E adesso vediamo le nuove regole una per una.
TRASPORTI - obbligo di guanti monouso e mascherine sui mezzi pubblici e pulizia delle mani prima e dopo l’utilizzo. Consigliato dove possibile l’uso di bicicletta e mezzi elettrici. Raccomandata la mascherina nell’auto propria se con due persone a bordo.
DISTANZA SOCIALE - la distanza sociale in fabbrica, nei laboratori artigianali e negli uffici deve essere non un metro ma almeno un metro e ottanta centimetri, come prescrive l’Organizzazione mondiale per la sanità.
ELEMENTI DI SEPARAZIONE - Se nella riorganizzazione dei processi produttivi la distanza di un metro e ottanta non potrà essere garantita, dovranno essere inseriti elementi di separazione tra le persone oppure usate mascherine FFP2 senza valvola (o due mascherine chirurgiche contemporaneamente) per chi lavora all’interno di uno stesso ambiente.
MASCHERINE - Le mascherine chirurgiche saranno obbligatorie sempre e dovranno essere fornite dal datore di lavoro: negli spazi chiusi in presenza di più persone ma anche negli spazi aperti quando non è garantito il mantenimento della distanza personale.
MISURAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA - Chi ha febbre od altri sintomi influenzali simili a quelli Covid-19, dovrà rimanere a casa: il datore di lavoro potrà misurare la temperatura ai dipendenti all’ingresso oppure raccogliere una loro dichiarazione.
PULIZIA DELLE MANI - La frequente e minuziosa pulizia delle mani è raccomandata in più momenti dell’attività lavorativa e non solo a inizio turno: per questo dovranno essere installati appositi dispencer.
SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI - Gli ambienti dovranno essere sanificati almeno una volta al giorno, pulendo con candeggina o altri prodotti simili porte, maniglie, tavoli e servizi igienici e annotando il tutto su appositi registri.
RICAMBIO DELL'ARIA E SANIFICAZIONE DEI CONDIZIONATORI - Dovrà essere garantito, per quanto possibile, anche il ricambio di aria e la sanificazione periodica, secondo precise indicazioni, degli impianti di aerazione, che altrimenti dovranno rimanere spenti.
SERVIZIO MENSA - Il decalogo si conclude con la riorganizzazione del servizio mensa, dove si dovrà porre attenzione alla distanza tra le persone e alla sanificazione dei tavoli dopo ogni pasto.
ATTIVITA' COMMERCIALI
Per i negozi ci sono alcune misure in più:
- obbligo di accessi regolamentati e scaglionati con percorsi diversi, se possibile, di entrata e uscita;
- pannelli di separazione tra lavoratori e clienti alle casse e sui banchi;
- ingressi per non più di una persona a famiglia (salvo casi di bambini e persone non autosufficienti);
- obbligo per tutti di mascherine, guanti monouso o comunque pulizia delle mani;
- La distanza di un metro e ottanta centimetri tra le persone dovrà essere garantita anche nei mercati all’aperto.
PROTOCOLLO DI SICUREZZA ANTI-CONTAGIO OBBLIGATORIO
Tutti i datori di lavoro avranno l’obbligo di redigere un protocollo di sicurezza anticontagio, da spedire alla Regione entro trenta giorni da oggi, in cui si impegnano a mettere in pratica le misure previste dall’ordinanza.
CONTROLLI
La Regione ha previsto attività di controllo eseguite dai servizi di igiene e da chi si occupa di sicurezza nei luoghi di lavoro.
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