Attualità martedì 25 giugno 2024 ore 17:50
Maria Pia, l'albicocca toscana resistente alle bizze meteo
Dolce, grande, resiliente rispetto ai cambiamenti climatici: ecco il frutto made in Tuscany che fronteggia gli scossoni delle 'nuove' stagioni
SAN GIULIANO TERME — Nuove stagioni con inedite bizze del meteo e un nuovo frutto a fronteggiare fiero i mutamenti climatici: si coltiva solo in Toscana, ai piedi dei Monti Pisani, l'albicocca Maria Pia resiliente ai nuovi scenari climatici. Dolcissima, ha una guancia rossa che fa venire voglia di morderla ed è leggermente più grande delle sue 'sorelle.
Può essere raccolta anche matura, ma soprattutto resiste ai cambiamenti climatici e agli eventi estremi che nel 2023 hanno penalizzato fortemente il settore frutticolo con il 23% di prodotto raccolto in meno in tutta la regione. Pere, ciliegie, nettarine, susine ed albicocche sono i frutti che più di tutti hanno risentito degli scossoni climatici. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dell’ultimo rapporto sull’andamento dell’agricoltura.
La Maria Pia, così si chiama l’albicocca resistente è figlia della ricerca. La varietà è nata dalla collaborazione tra la facoltà di agraria dell’università di Pisa, da sempre all’avanguardia nella ricerca delle selezioni delle varietà frutticole, ed una storica azienda agricola di Rigoli a San Giuliano Terme che produce anche kiwi e susine.
Questa particolare albicocca viene coltivata e raccolta solo e soltanto qui. Una delle sue caratteristiche è proprio quella di essere resiliente tollerando anche inverni caldi, piogge abbondanti e sbalzi termici. Insomma: proprio non teme gli scombussolamenti climatici.
La sua straordinaria capacità di adattamento è dovuta ai tanti 'genitori' che hanno contribuito a selezionarla in laboratorio provenienti, oltre che dalla Toscana, dalla zona vesuviana caratterizzata da un clima mediterraneo temperato, ma anche dal Canada e dalla Francia. La Maria Pia è una miscela perfetta che ha preso il meglio di ciascuna delle varietà genitoriali.
“Le varietà più comuni di albicocca hanno bisogno di inverni freddi ed asciutti per completare il loro ciclo vegetativo ed arrivare poi al momento della raccolta a giugno. La Maria Pia invece no - spiega Giovanni Pacini, frutticoltore di Rigoli –, è l’unica albicocca arrivata alla raccolta in maniera abbondante, le altre varietà che coltiviamo, o non hanno fiorito o hanno perso i fiori”.
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