Attualità giovedì 06 giugno 2019 ore 13:10
Servizio civile, proprogata la scandenza
E' stata prorogata fino alle ore 14 del 28 giugno 2019 la scadenza per la presentazione delle domande per il servizio civile regionale
FIRENZE — E' stata prorogata fino alle ore 14 del 28 giugno 2019 la scadenza per la presentazione delle domande per il servizio civile regionale. Il bando destinato ad oltre 3000 giovani fino a 29 anni, residenti o domiciliati in Toscana, era stato pubblicato il 9 maggio scorso e doveva chiudersi il 7 giugno.
Chi fa domanda potrà lavorare, per un anno, in Asl, biblioteche, uffici pubblici, cooperative, associazioni del terzo settore, protezione civile. Il bando si inserisce nel progetto regionale Giovanisì e, come ogni anno, propone una serie di progetti, declinati nei diversi settori (tra i quali Sanità, Ambiente, Protezione Civile, Istruzione, Cultura, Immigrazione e Pari Opportunità).
In tutto, quest'anno sono 512 presentati da amministrazioni pubbliche, cooperative e organizzazioni del terzo settore, tutti soggetti iscritti all'albo degli enti di Servizio civile regionale. Ai giovani spetta un contributo mensile di 433,80 euro. La misura del Servizio Civile regionale è finanziata con il PorFse 2014-20.
Domande chi e come
Possono presentare la propria candidatura i giovani che, alla data di presentazione della domanda: siano regolarmente residenti o domiciliati in Toscana per motivi di studio propri o per motivi di studio o di lavoro di almeno uno dei genitori; siano in età compresa fra i 18 e 29 anni (compiuti); siano non occupati, disoccupati, inattivi; siano in possesso di idoneità fisica; non abbiano riportato condanna penale anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo.
Può fare domanda chi sta frequentando un corso di studi di qualunque tipologia.
Tutti i requisiti, ad eccezione del limite di età, devono essere mantenuti sino al termine del servizio.
Non possono presentare domanda coloro che abbiano già svolto o stiano svolgendo il servizio civile (regionale o nazionale) o che abbiano avuto nell'ultimo anno e per almeno sei mesi rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita a qualunque titolo con l'ente che realizza il progetto.
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