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Cronaca venerdì 26 maggio 2017 ore 09:52

Calcio, il sindaco e la presidente Robur indagati

Bruno Valentini e Anna Durio sono accusati di violenza privata insieme a tre tifosi a seguito di una denuncia dell'ex presidente della società Ponte



SIENA — Cinque indagati per violenza privata a Siena a seguito di una denuncia presentata dall'ex presidente della Robur Antonio Ponte contro il sindaco Bruno Valentini, la nuova presidente della Robur Anna Durio e tre tifosi, questi ultimi accusati anche di violazione di domicilio. 

Ponte ha raccontato di aver ricevuto pesanti pressioni e minacce nel luglio scorso durante la trattativa per il passaggio delle quote della società. Fino a cedere queste ultime a un corrispettivo inferiore a quello che avrebbe voluto.

Anna Durio non ha voluto nemmeno commentare le accuse di Ponte, dichiarando: "Sono tranquilla". Il sindaco ha respinto ogni addebito annunciando querele e fornendo la sua ricostruzione dei fatti.

"Nella scorsa estate  a pochi giorni dalla scadenza dell'iscrizione al campionato, si manifestò il rischio di un ennesimo fallimento della Robur perché a distanza di mesi dall'accordo iniziale le parti non riuscivano a mettersi d'accordo sulla conclusione del passaggio di proprietà - ha spiegato Valentini - Proposi che il Comune facesse da mediatore fra le parti e ciò fu accettato da entrambi. Nonostante l'accordo raggiunto nella mattina del 21 Luglio 2016 presso il mio ufficio, la sera stessa emersero ulteriori difficoltà provocando la preoccupazione dei tanti appassionati di calcio della nostra città. Col consenso di tutti, durante la notte mi recai, insieme ad altri due assessori, presso lo studio notarile dove si cercava febbrilmente di evitare la mancata iscrizione al campionato della società. Mentre fuori un gruppo di tifosi attendeva con ansia lo svolgimento dell'ennesima trattativa, le forze dell'ordine presidiavano la situazione sia per la strada che nell'ufficio del notaio. Fino al termine del negoziato, infatti, carabinieri e polizia sono sempre stati presenti ed hanno assistito allo svolgersi degli eventi, garantendo la sicurezza di tutti".

"Accusarmi di una qualche condotta illecita di cui non sono ad oggi neppure stato portato a conoscenza é semplicemente ridicolo e spero che ciò venga chiarito il prima possibile. Ho agito – ha detto ancora il sindaco – nel pieno rispetto della libera volontà delle parti, in trasparenza e nell'esclusivo interesse della città per evitare l'ennesimo tracollo del calcio senese. Non conoscevo l'attuale proprietà della Robur finché il signor Ponte non me li presentò dopo aver concluso il preliminare di vendita. Ho sempre voluto evitare che la politica avesse commistione con lo sport come purtroppo avvenuto in passato. Comprendo che la Magistratura debba compiere un atto dovuto quale quello di istruire un’inchiesta a seguito di una querela di parte, ma auspico che questa indagine venga rapidamente definita confermando il ruolo neutrale avuto dal Comune nella vicenda".

"Mi riservo ovviamente, appena avrò piena conoscenza dei fatti che mi sarebbero contestati, di intraprendere ogni azione legale nei confronti di coloro che mi avessero eventualmente calunniato, travisando il vero svolgimento dei fatti od attribuendomi comportamenti illeciti o violenti da me mai compiuti" ha concluso il primo cittadino.


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