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Attualità lunedì 29 maggio 2023 ore 18:40
Addio a Mauro Pieri, superstite della strage di Sant'Anna
Nell'eccidio del 12 Agosto 1944 aveva perso la mamma e i fratellini. Si salvò rifugiandosi in una stalla. Si è spento all'età di 90 anni
STAZZEMA — Si è spento un altro testimone e superstite della strage di Sant'Anna di Stazzema: è morto ieri 28 Maggio Mauro Pieri. Aveva 90 anni e lascia la moglie e due figli.
Nell'eccidio di quel 12 Agosto 1944 aveva perso la mamma e i fratellini. Lui si era salvato rifugiandosi al secondo piano di una stalla insieme a Milena Bernabó, Medaglia d'oro al Valor Civile.
A dare notizia della sua scomparsa ricordando quei drammatici fatti è il Museo di Sant'Anna di Stazzema. I funerali si terranno domani alle ore 15 nella chiesa di San Bartolomeo a Ponterosso.
Storia di Mauro, superstite dell'eccidio
Ecco la storia di Mauro Pieri, ricostruita dal museo di Sant'Anna: "Mauro, la mattina del 12 Agosto del '44, si trovava ospite in una casa in località Argentiera. Pochi giorni prima, a Monte Ornato, dopo un combattimento fra partigiani e tedeschi, il 30 Luglio, i soldati delle Ss bruciarono le case, compresa la sua. La sua famiglia, la madre e i tre fratellini, fu costretta a rivolgersi ad una zia che appunto risiedeva all’Argentiera, poco più in basso".
È lì che verso le 7 del 12 Agosto arrivarono una cinquantina di soldati tedeschi e li rastrellarono dalle case, spingendoli sui sentieri della montagna, fino alla Vaccareccia: "Circa 70 persone, gente di Sant’Anna e tanti sfollati, saliti lassù, in alto, per fuggire dalle bombe e dalla guerra. Mauro si ritrovò con il fratello più piccolo, Romano, dentro ad una stalla dove i soldati li ammassarono, assieme ad altre decine di persone. Vide e sentì tutto, pur fingendosi morto". Vide uccidere anche il fratellino Romano.
Il cordoglio
"Lo ricordiamo sempre disponibile – ha commentato il sindaco di Stazzema e presidente del Parco nazionale della pace Maurizio Verona - a raccontare la sua storia a centinaia di studenti. Per alcuni anni si era dedicato infatti alla testimonianza diretta, aveva compreso il valore del suo racconto, la forza che la sua memoria rappresentava per le generazioni più giovani".
Esprime il suo cordoglio e quello del Consiglio regionale della Toscana il presidente dell'Assemblea regionale Antonio Mazzeo: “La sua scomparsa – dice riferito alla morte di Pieri – mi riempie di dolore e lascia a tutti noi un'eredità e un dovere morale enorme: raccogliere il testimone della memoria e continuare a raccontare, affinché quell'orrore non si ripeta mai più".
Il presidente Eugenio Giani e l’assessora regionale alla cultura della memoria Alessandra Nardini lo ricordano: “È un momento triste per la Toscana. Non permetteremo che la sua instancabile opera di testimonianza vada dispersa, il racconto di quella barbarie nazifascista, che visse sulla propria pelle restando da ragazzino privato della madre e dei tre fratellini”.
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