Attualità lunedì 31 marzo 2025 ore 18:45
Agricoltura, boom di assunzioni in campagna

Le produzioni di olio e del vino la fanno da padrona: in Toscana assunti oltre 75mila lavoratori in un solo anno, in aumento di oltre il 10%
TOSCANA — In tutto il 2024, il numero di assunzioni tra stagionali e non per il settore agricolo della Toscana è arrivato a superare la soglia dei 75mila lavoratori, con un incremento di oltre il 10% rispetto all'anno precedente.
Un dato storico, il migliore degli ultimi quattro anni come riferito da Coldiretti Toscana sulla base dell'ultimo rapporto congiunturale elaborato da Irpet. E, soprattutto, frutto dell’ultima positiva annata agraria di comparti importanti come quello dell’olio (+21,8%), del vino (+8,2%) e dell’orticoltura (+14,4%) che hanno necessitato di molta manodopera per garantire tutte le fasi delle lavorazioni e della raccolta.
"Le opportunità lavorative nelle nostre campagne non sono mai mancate, soprattutto in buone stagioni come l’ultima che hanno in parte compensato la sfortunata annata del 2023, condizionata dai cambiamenti climatici - ha spiegato Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana – l’agricoltura è un settore vitale e strategico per la tenuta economica e sociale delle comunità rurali, in particolare nelle aree più marginali come quelle montane e interne, dove le opportunità lavorative soprattutto per i giovani scarseggiano. Le aziende agricole sono spesso l’unica ancora per la sopravvivenza di borghi e paesi altrimenti destinati all’abbandono".
Tra gli ambiti dell'agricoltura, è la viticoltura quello con il maggior bisogno di forza lavoro, arrivando a 21mila assunzioni. Quindi, di seguito, le produzioni vegetali con oltre 18mila avviamenti e le coltivazioni di cereali, che superano le 6.800 unità.
In ogni caso, l'agricoltura resta un settore costantemente in deficit di manodopera: quasi un’azienda agricola su due (41%) lamenta di trovarsi o si è trovata in carenza di lavoratori, secondo una indagine realizzata dalla Fondazione Campagna Amica nell’ambito del progetto "Demetra". Più di un’azienda su due (53%) fa ricorso a manodopera straniera, da cui dipende la raccolta di un prodotto su due.
"Assumere manodopera straniera continua però ad essere una corsa a ostacoli e contro il tempo - hanno scritto dall'associazione - il meccanismo del click day messo a punto per favorire l’ingresso di lavoratori dai Paesi fuori dall'Unione Europea non funziona. Occorre passare a una gestione diretta e controllata dei flussi migratori: le ultime modifiche introdotte alla normativa sul Decreto flussi rappresentano un passo importante verso la semplificazione e il rispetto dei tempi di ingresso dei lavoratori, che vanno ora implementate con un maggiore coinvolgimento delle associazioni datoriali e dei consolati".
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