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Attualità venerdì 08 settembre 2023 ore 14:00

Aree di crisi industriale, arrivano 4 milioni di euro

Via libera dalla giunta toscana agli indirizzi per il bando in apertura e che ha tra gli obiettivi la riqualificazione e il rilancio occupazionale



TOSCANA — Semaforo verde dalla giunta regionale alla delibera che individua gli indirizzi per il bando di prossima apertura riguardante i nuovi protocolli di insediamento per le aree di crisi industriale toscane. Il nuovo avviso metterà a disposizione 4 milioni di euro e sarà gestito da Sviluppo Toscana.

“Il bando - spiega il presidente Eugenio Giani - mette in campo azioni concrete per favorire la crescita sostenibile, la qualificazione del tessuto produttivo e processi di industrializzazione e reindustrializzazione mediante la realizzazione di programmi di sviluppo industriale di particolare rilevanza strategica con contenuti innovativi. Una misura che punta a favorire la riqualificazione di questi territori, l’attrazione di nuovi investimenti ed il rilancio di sviluppo e occupazione”.

Soddisfatto anche l’assessore all'economia e al turismo Leonardo Marras. “Ridare slancio all'economia nelle aree di crisi della regione e creare nuovi posti di lavoro sono gli obiettivi che ci poniamo con i nuovi protocolli di insediamento”.

In sostanza, lo scopo del bando è dare sostegno agli investimenti di PMI e Grandi Imprese attraverso la raccolta di manifestazioni di interesse per: progetti di investimento di imprese italiane ed estere e di imprese attive in Toscana in grado di creare occupazione aggiuntiva diretta o indiretta, progetti di rilocalizzazione produttiva, infrastrutture di trasferimento tecnologico, investimenti destinati al recupero o alla diversificazione, anche parziale, della produzione e al mantenimento dell’occupazione, in caso di crisi, chiusura o delocalizzazione aziendale, con eventuale coinvolgimento dei lavoratori nella gestione di impresa ed investimenti da parte di società o società cooperative con sede operativa in Toscana, i cui rappresentanti legali e almeno il 50 per cento dei soci lavoratori detengono almeno il 51 per cento del capitale sociale e sono dipendenti di imprese dichiarate in crisi al momento della costituzione della società.

I territori interessati sono quelli ricompresi nelle aree definite dalla carta degli aiuti a finalità regionale approvata dalla commissione europea che possono godere delle esenzioni previste dall'articolo 107.3.c del TFUE (trattato sul funzionamento dell'unione europea) e in cui insista anche la condizione di crisi industriale complessa e non complessa regionale. Si tratta dei Comuni di Carrara, Massa, Montignoso, Agliana, Montale, Pistoia, Collesalvetti, Livorno, Rosignano Marittimo, Gavorrano, Grosseto, Scarlino, Follonica, Campiglia Marittima e Piombino.


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