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Attualità giovedì 23 ottobre 2025 ore 11:20
Corre il caro affitti e i prezzi volano alle stelle

Nel terzo trimestre 2025 i costi dei canoni di locazione sono cresciuti arrivando a doppiare l'aumento di quelli di vendita. La mappa dei rincari
TOSCANA — Nel terzo trimestre del 2025 i prezzi degli affitti in Toscana sono cresciuti di circa il doppio rispetto ai prezzi di vendita: nel confronto con gli stessi 3 mesi dello scorso anno, infatti, i primi hanno fatto segnare un +7,3%, a fronte di un +3,7% dei secondi. Solo Firenze ha fatto eccezione con la corsa dei prezzi di vendita superiore a quella dei canoni di locazione.
I dati arrivano dall'Osservatorio trimestrale sul mercato residenziale toscano realizzato da Immobiliare.it Insights. Attualmente per comprare casa in regione sono necessari mediamente 2.573 euro/mq, mentre per affittare si è costretti a spendere, in media, circa 16 euro/mq.
"Analizzando gli altri principali indicatori di mercato - fanno il punto gli esperti della la proptech company del portale immobiliare leader in Italia, specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare - la Toscana rispecchia l’andamento del mercato a livello nazionale: la pressione di domanda di vendita è infatti in aumento quasi del 10% nel trimestre, con l’offerta che al contempo si riduce del 3,4%. La richiesta di locazioni è invece fortemente in contrazione (-25,5%), a fronte di una disponibilità di case in decisa espansione (+35,1%)".
L’andamento degli affitti nei territori regionali
Come per le vendite, anche per gli affitti non tutti i territori seguono l’andamento di crescita regionale dei canoni. Ben 5 aree si allontanano infatti da tale tendenza, vale a dire i comuni di Pistoia (-4,6%) e Massa (-9,8%), a cui si aggiungono le province di Grosseto (-3%), Pisa (-2,2%) e, soprattutto, Siena, che registra addirittura un -14%.
Nonostante la discesa dei canoni, la provincia di Grosseto rimane la seconda area più cara dietro a Firenze, con 20,4 euro/mq. La provincia di Pisa è invece il territorio più conveniente (8,4 euro/mq medi).
Considerando, per concludere, pressione di domanda e offerta di affitto, la richiesta evidenzia un trend variegato da territorio a territorio, con diverse discese ma anche qualche importante impennata, come il +52% di Arezzo.
Anche per l’offerta non tutte le aree seguono l’andamento regionale di ampliamento: la provincia di Siena perde infatti il 31,3%, e il comune di Massa il 15,2%.
L’andamento delle vendite nei territori regionali
La maggior parte dei territori regionali segue l’andamento di crescita dei prezzi nel trimestre, ma si evidenziano 4 eccezioni: scendono infatti i comuni di Grosseto (-1,1%) e Carrara (-0,3%), al pari delle province di Arezzo (-0,5%) e Siena (-2,1%). Alle spalle di Firenze, la seconda area più costosa della Toscana per comprare un immobile è la provincia di Lucca, con 3.761 euro/mq (+6,4% in 12 mesi). La zona più economica è invece la provincia di Arezzo, che non raggiunge i 1.450 euro/mq.
Solo nel comune di Massa la pressione di domanda per gli immobili in vendita si è contratta nel terzo trimestre di quest’anno, rispetto agli stessi 3 mesi dello scorso. Qui, l’interesse è diminuito dell’1,4%. Nel resto della regione la richiesta è aumentata, soprattutto nei comuni di Livorno (+20,6%) e Lucca (+18,3%). A livello di stock, i decumuli superano gli accumuli, ma non mancano le eccezioni: per esempio, in provincia di Siena la disponibilità è cresciuta del 15% circa, o nel comune di Prato del 6,9%.
Focus su Firenze
Firenze è la città più cara in regione sia per comprare che per affittare casa. Per acquistare si spendono mediamente 4.669 euro/mq e la crescita rispetto al terzo trimestre dello scorso anno è stata considerevole (+9%). Per affittare servono invece 21,3 euro/mq, +5,3% nel confronto con 12 mesi fa. Ben più abbordabile la relativa Provincia: la spesa media per comprare si attesta sui 2.373 euro/mq, mentre per affittare sui 12,3 euro/mq.
Nonostante il rilevante aumento dei prezzi, nella città di Dante la pressione di domanda di immobili in vendita è salita del 3,8%, a fronte di un’offerta quasi stabile (-0,9%). È invece precipitato l’interesse per le locazioni, con un calo del 53% circa tra il terzo trimestre di quest’anno e quello dello scorso. L’offerta, di conseguenza, si è impennata nel periodo (+84,5%).
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