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Attualità martedì 20 settembre 2022 ore 18:45

Luci spente e chiusure, corsa dei Comuni per tagliare le bollette

lampioni spenti

Anche in Toscana gli enti locali iniziano a prendere provvedimenti per fronteggiare i costi energetici che mettono a dura prova le casse pubbliche



TOSCANA — A Pontassieve nel Fiorentino l'amministrazione comunale ha deciso di chiudere la piscina, mentre nella Valdichiana aretina Castiglion Fiorentino spegne le luci su parchi e monumenti: anche in Toscana insomma i Comuni iniziano a prendere provvedimenti per fronteggiare i costi energetici con le bollette alle stelle.

E se il decreto Aiuti ter varato dal governo rende disponibili per gli enti locali 400 milioni contro il rincaro di luce e gas, intanto che l'iter del provvedimento fa il suo corso verso l'approvazione definitiva sui territori si corre ai ripari.

Castiglion Fiorentino, si diceva, in un pacchetto di buone pratiche orientate al risparmio inserisce anche lo spegnimento a mezzanotte delle luci sul Castello di Montecchio e sulla Torre del Cassero, alle una invece nella piazza Garibaldi. Solo faretti illumineranno il Foro Boario e la Torre del Cassero. L'illuminazione stradale no, non viene toccata, ma il provvedimento segna il punto sulle difficoltà patite dai comuni.

A Pontassieve intanto, dal 9 Settembre la piscina ha sospeso le attività. Motivo? Una bolletta arrivata dai 35mila euro del 2019 a una stima tra 120mila e 160mila euro per il 2022 che ha spinto il gestore e l'amministrazione ad assumere la sofferta decisione.

Ma non solo perché le piscine pubbliche e private della Toscana accusano ovunque bollette quintuplicate, e dopo i gestori nei giorni scorsi l'allarme è stato lanciato da parte dei sindaci di alcuni Comuni della Città Metropolitana di Firenze: oltre a Pontassieve anche Borgo San Lorenzo, Reggello, Figline e Incisa, Montespertoli, Certaldo, Poggibonsi, Santa Croce sull’Arno, Fucecchio, Impruneta, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa, Scandicci

Nel resto d'Italia

E nel resto d'Italia come se la cavano le amministrazioni comunali alle prese con bollette dagli importi vertiginosi? Si procede in ordine sparso. In Sardegna il Comune di Ilbono in provincia di Nuoro accende i lampioni uno sì e uno no, mentre ad Ancona le luci si spengono già oltre un'ora prima dell'alba. 

A Castelmassa, piccolo comune in provincia di Rovigo, si è scelta la via di Pontassieve chiudendo la piscina. Più simile a quello castiglionese, invece, il provvedimento assunto nel Vicentino, a Torrebelvicino, dove le luci si spengono a mezzanotte modello Cenerentola. 

Solo nel Febbraio scorso lo spegnimento delle luci da parte dei Comuni era stato un atto di protesta proprio contro il caro bollette. Ora è necessità.


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