Attualità sabato 06 luglio 2024 ore 18:24
Detenuti tra muffa e insetti, il caso in Regione
La situazione carceraria toscana sarà al centro di una seduta straordinaria della Giunta. Giani: "Servono interventi urgenti"
TOSCANA — La situazione carceraria in Toscana, e in particolare di quello fiorentino di Sollicciano, saranno al centro di una seduta straordinaria della Giunta regionale, in programma per lunedì 8 Luglio. Ad annunciarlo è il presidente Eugenio Giani.
Proprio tra le mura del penitenziario fiorentino, nei giorni scorsi un detenuto di 20 anni si è tolto la vita e, dopo l'accaduto, è divampata una protesta che ha coinvolto circa una ottantina di reclusi (vedi articoli collegati).
"Il carcere di Sollicciano - si legge in una nota della Regione - E' noto per le sue pessime condizioni igieniche e sanitarie e il grave sovraffollamento: al 30 giugno risultavano presenti un numero di detenuti ben superiore a quello previsto dalla capienza regolamentare e in queste settimane la situazione nelle celle è ulteriormente peggiorata a causa del caldo". A questo si aggiungerebbero numerosi esposti presentati negli ultimi mesi da parte degli avvocati dei detenuti dello stesso carcere per denunciare, si legge nella nota della Regione "Carenza di prodotti igienici, muffa, insetti, barattoli pieni di cimici".
Lunedì 8 Luglio la questione sarà sul tavolo della Giunta, che si riunirà per una seduta straordinaria dedicata ad una informativa sulla situazione delle carceri. "E’ necessario - commenta il presidente della Regione Eugenio Giani - che il Ministero della Giustizia dia seguito al progetto volto al risanamento e rigenerazione della struttura carceraria ed ad interventi urgenti sotto il profilo igienico - sanitario e ancor di più al ripristino di condizioni di vita dignitose per tutti coloro che sono soggetti a misure detentive. La Regione – aggiunge Giani – intende destinare 500mila euro di risorse proprie per promuovere ed incentivare attività culturali all’interno delle carceri come misura in grado di contrastare il senso di vuoto e assenza di motivazioni che spesso contraddistinguono la condizione detentiva, specie dei più giovani. Quando un ragazzo di soli vent’anni si toglie la vita è una sconfitta per tutti.”
In base ai dati ed alle informazioni raccolte da Giuseppe Fanfani, Garante regionale dei detenuti, nel 2023 nelle carceri italiane sono state 51 le persone che si sono tolte la vita, 153 i tentati suicidi, 608 i casi di autolesionismo, 359 gli scioperi della fame o della sete.
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