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Attualità sabato 13 aprile 2024 ore 08:45
Dieci milioni per le zone svantaggiate di montagna
Un bando mette a disposizione risorse di indennizzo per superfici agricole o vincolate. Obiettivo: salvaguardare le aree periferiche della Toscana
TOSCANA — Salvaguardare le aree più periferiche della Toscana valorizzandone le peculiarità: nasce con questo obiettivo il bando con cui anche per il 2024 la Regione Toscana attiva la misura 13 “Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici” che quest’anno conta su una dotazione di oltre 10 milioni di euro.
La misura prevede di destinare per un anno 5 milioni complessivi per le zone montane tramite l’erogazione di un’indennità ad ettaro di superficie agricola utilizzata; altri 5 milioni sono per le zone soggette a vincoli naturali significativi. E infine 50mila euro per le indennità da corrispondere alle altre zone soggette a vincoli specifici.
Con la prossima uscita del bando sarà possibile presentare le richieste, tramite il sistema Artea entro il 15 Maggio.
La Regione, su proposta della vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, ha richiesto alla Commissione europea di incrementare le risorse con ulteriori 11,8 milioni di euro: se l’Europa accetterà, la dotazione complessiva della misura ammonterà a quasi 22 milioni di euro.
“Finanziare questa misura significa impegnarsi per la salvaguardia delle zone marginali e svantaggiate della Toscana - ha detto il presidente Eugenio Giani - che rappresentano un elemento chiave per la tutela della biodiversità del territorio. La permanenza qua di agricoltori e allevatori contribuisce al presidio, alla cura e alla tutela degli ambienti rurali rispetto ai fenomeni di dissesto idrogeologico, erosività e perdita di fertilità dei suoli, tutti problemi legati al cambiamento climatico in atto”.
“Nelle zone svantaggiate si concentra la maggior parte delle attività agricole e zootecniche di maggior valore qualitativo, ambientale e paesaggistico della nostra regione", ha detto Saccardi.
"Le carenze strutturali relative alla compagine demografica ed economica di queste aree - ha specificato - accentuano il rischio di abbandono dell’attività agricola che svolge invece un ruolo essenziale di presidio del territorio. Abbiamo perciò deciso di dare un’iniezione significativa di risorse a questa misura che va a sostegno delle imprese agricole laddove il mantenimento dell’attività agricola è funzionale, non solo a livello economico, ma anche per l’importante contributo che il tessuto produttivo agrozootecnico riveste nelle zone marginali e svantaggiate”.
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