Attualità lunedì 08 settembre 2025 ore 10:55
Donne e persone sole, identikit dei nuovi poveri

I centri di ascolto Caritas hanno accolto l'anno scorso il numero più alto di contatti dal 2007. Aumentano lavoratori e pensionati in povertà
TOSCANA — Donne, persone sole, spesso con un basso livello di istruzione, per lo più stranieri, sempre più spesso lavoratori o pensionati che però non ce la fanno a sostentarsi compituamente: è l'identikit dei nuovi poveri definito nel Rapporto annuale sulle povertà di Caritas Toscana e TosCaritas che disegna le "nuove geografie della fragilità", analizzando i profili e i bisogni delle persone accolte dai Centri di Ascolto Caritas in Toscana nel 2024.
Le persone in situazione di fragilità incontrate sono state 29.297, il valore più alto dal 2007, con un incremento del 3,9% rispetto all'anno precedente. Il 51,2% di queste persone si è rivolto a Caritas per la prima volta nel periodo post-pandemico, evidenziando un ampliamento della platea della povertà.
Oltre la metà degli utenti (54,9%) è costituita da donne, e il 60,7% da cittadini stranieri, confermando il ruolo centrale della rete Caritas nell'accoglienza dei migranti. La maggior parte delle persone che si rivolgono ai Centri è nella fascia d'età tra i 25 e i 54 anni (59,5%) e presenta prevalentemente un basso livello di istruzione (circa il 41%).
Cresce la quota di persone che vivono sole (20,1%) o in coabitazioni complesse (2,6%), e aumenta la presenza di minori conviventi (34,5% degli utenti ha figli minori conviventi, per un totale di 18.565 minori).
Il bisogno più diffuso (rilevato nel 74,2% dei casi) rimane quello economico, seguito da problematiche occupazionali (21,8%), sanitarie (9,6%) e abitative (9,1%). Le risposte di Caritas si concentrano principalmente sull'erogazione di beni e servizi materiali (60,2% degli interventi) e sull'attività di ascolto e relazione (28,3%).
Pensionati e lavoratori ma ugualmente poveri
Il Rapporto indaga anche due fenomeni emergenti: i pensionati poveri e i lavoratori con reddito insufficiente (working poor). Un'indagine condotta su un campione di utenti Caritas ha rivelato che tra i pensionati che si rivolgono ai Centri, la maggioranza ha più di 60 anni e, tra coloro che percepiscono un reddito al di sotto della soglia di sufficienza di 726 euro al mese, prevalgono le donne (56,6%).
Questi anziani sono spesso soli (54,9%) e il 41% di loro dichiara di aver rinunciato a spese mediche a causa dei costi, delle liste d'attesa o di problemi logistici.
Per quanto riguarda i lavoratori, si rileva che i working poor rappresentano il 34% degli utenti dei Centri di Ascolto in Toscana. Anche in questo gruppo, l'incidenza della povertà è quasi doppia tra le donne (43%) rispetto agli uomini (24%). La condizione di working poor è particolarmente diffusa tra i lavoratori a tempo parziale (41% degli occupati part-time sono working poor) e coloro che operano con contratti informali (78%).
Il 36% dei lavoratori intervistati ha rinunciato a spese mediche, di cui il 31% per ragioni di costo. Questo dato sottolinea una deprivazione materiale e sociale diffusa, con difficoltà nel far fronte a spese impreviste, costi abitativi elevati e limitazioni nella vita sociale e culturale.
Territorio che vai...
La distribuzione di queste fragilità non è uniforme sul territorio regionale. Nel 2024, oltre la metà delle persone incontrate (53,9%, pari a 15.800 individui) si è rivolta a un servizio attivo nella Toscana centrale, un'area densamente popolata e storicamente il principale motore economico regionale.
All'interno di questa macro-area, le diocesi di Firenze (31,7%) e Prato (9,7%) hanno accolto circa il 43% della quota di persone fragili.
Altre diocesi con un numero significativo di utenti sono Lucca (8,6%) e Livorno (7,9%), entrambe nella Toscana settentrionale. Complessivamente, i Centri di Ascolto Caritas hanno registrato 192.389 contatti nel 2024 (esclusa la diocesi di Livorno), sebbene questo dato si riferisca al numero di accessi e non a persone univocamente identificate.
La media dei contatti per persona seguita è pari a 7,1, con notevoli differenze territoriali: San Miniato (13,4), Arezzo (11,7) e Siena (9,5) mostrano un'intensità di contatto significativamente più elevata rispetto alla media regionale, mentre Massa Carrara (1,8) e Massa Marittima (3,0) presentano valori più contenuti.
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