Economia martedì 18 febbraio 2025 ore 10:15
Pioggia e caldo, marciume all'attacco dei castagneti

Dal Mugello all'Amiata, i castanicoltori hanno segnalato danni per 300mila euro. Colpa del clima che favorisce lo sviluppo del temibile fungo
TOSCANA — Ammontano ad oltre 300mila euro i danni segnalati e denunciati dai castanicoltori toscani in seguito all’attacco eccezionale del marciume delle castagne avvenuto nell’ultima stagione, favorito dalle abbondanti piogge e dal caldo estremo con conseguente sviluppo di forte e persistente umidità.
Due terzi dei danni sono stati accusati nelle marronete del Mugello, terra del pregiato Marrone IGP, da dove era partito l’allarme. L’altro areale duramente interessato dalla temibile malattia fungina che colpisce il castagno, rendendo il prodotto non più commercializzabile, è quella del Monte Amiata con le denunce che sono arrivate principalmente dalle aziende di Castel del Piano, Arcidosso, Santa Fiora e Seggiano.
A quantificare i danni è Coldiretti Toscana che, in seguito alle segnalazioni del Consorzio di Tutela del Marrone del Mugello IGP, aveva richiesto alla Regione Toscana di aprire la procedura per le segnalazione sul sito di Artea, azione fondamentale per un eventuale indennizzo per calamità naturale. Le segnalazioni dovevano essere presentate entro lo scorso 24 Gennaio ed ecco che adesso si tirano le somme.
Il marciume delle castagne è una vera e propria calamità per la castanicoltura che ha nei cambiamenti climatici un alleato. In particolare, le condizioni che ne favoriscono lo sviluppo e la diffusione sono pioggia, caldo e umidità, fattori che hanno caratterizzato la seconda parte della passata stagione facendo esplodere il fungo.
“La fase delle segnalazioni si è conclusa e ha permesso di cristallizzare le aree dove la malattia si è manifestata arrecando un grave ammanco economico ad imprese per lo più a conduzione familiare per cui la castagna è la principale fonte di reddito agricolo e sostentamento", spiega Coldiretti Toscana.
Parte del raccolto è stato danneggiato e compromesso dal marciume che le aziende non hanno potuto vendere sul mercato: "La Regione Toscana ci ha informato di stare valutando, sulla base delle segnalazioni pervenute, la richiesta al Ministero competente dell’agricoltura del riconoscimento di calamità naturali che significa poter risarcire le imprese della nostra regione. C’è un cauto ottimismo”, fa sapere Coldiretti Toscana.
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