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Attualità giovedì 26 settembre 2024 ore 08:00
Maltempo, nubifragi sempre più intensi e frequenti
Le cosiddette bombe d'acqua sono aumentate del 10% nel giro di un anno, concentrati specialmente nel mese di Settembre. Tutti i dati
TOSCANA — Nubifragi sempre più intensi e frequenti, aumentati del 10% dall'inizio del 2024 rispetto all'anno precedente. E due eventi su tre si sono concentrati nel mese di Settembre. I dati arrivano dall’European Severe Weather Database e a diffonderli è Coldiretti Toscana.
"Dall’inizio dell’anno bombe d’acqua ed nubifragi sono aumentati del 10% rispetto al 2023. Due eventi su tre si sono verificati nel mese di settembre causando la seconda alluvione in pochi mesi di Prato e i recenti disastri di Livorno e Pisa. Piove a catinelle in Toscana mentre si continua ancora a spalare il fango delle alluvioni degli scorsi mesi in territori sempre più fragili", riferisce l'associazione.
Nei primi 8 mesi dell’anno sono caduti in Toscana oltre 100 millimetri in più di acqua rispetto alla media stagionale, ma nello stesso numero di giorni del 2023 che era stato un anno nella norma: "Ha piovuto non solo di più ma in periodi e momenti dell’anno molto diversi ritardando le lavorazioni nei campi e le semine, impedendo allegagioni ottimali, favorendo lo sviluppo di funghi e parassiti e danneggiando produzioni, serre, strutture ed attrezzi".
Le imprese agricole stentano a tenersi in piedi, e ora contano sugli aiuti "che però tardano ad arrivare come nel caso dei 67 milioni di euro del Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea destinati alla Toscana in seguito ai gravi eventi naturali del 2023", è il parere di Coldiretti Toscana.
“Le precipitazioni, che sono sempre più intense e violente, si abbattono su un territorio reso più fragile da un consumo di suolo sfrontato e dalla mancanza di prevenzione e pianificazione esponendo i cittadini e le imprese a pericoli enormi", spiega la presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani.
"Di fronte a questo tipo di precipitazioni ed eventi estremi le nostre città non sono pronte. Non c’è un territorio che oggi sia al sicuro - afferma Cesani - considerando che 9 comuni su 10 si trovano in zone a rischio idrogeologico. Stiamo mettendo toppe quando c’è da cucire un nuovo abito per le nostre città”.
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