Attualità venerdì 24 marzo 2023 ore 18:45
Siccità, sonde e satelliti per salvare i raccolti
L'agricoltura toscana si appoggia in misura sempre crescente alle tecnologie 4.0 per tutelare le produzioni ottimizzando il consumo di acqua
TOSCANA — Sonde e sensori nel terreno, stazioni agrometereologiche, satelliti, droni, software di gestione: sono gli strumenti 4.0 a cui sempre di più l'agricoltura toscana ricorre per salvare i raccolti messi in ginocchio da siccità e cambiamenti climatici, ottimizzando il consumo dell'acqua.
In un anno il fatturato dell'agricoltura techno è cresciuto del +31%, tutto evitando sprechi e riducendo i costi di produzione nel frattempo esplosi a causa del conflitto in Ucraina. A fare il punto sulla svolta d'avanguardia tecnologica degli agricoltori è Coldiretti Toscana, ricordando per altro la scadenza del prossimo 31 Marzo per il bando del Piano di Sviluppo Rurale 4.1.1 “Investimenti per migliorare la reddività e la competizione delle aziende agricole”.
Lo scorso anno, la sola siccità era costata alle imprese agricole toscane 260 milioni di euro di danni. Ecco dunque che è scattata la corsa a investire in tecnologia avanzata, che ha assorbito il 65% degli investimenti. Guida Gps e sistemi di monitoraggio e controllo delle lavorazioni e delle superfici interessate sono i campi di maggiore interesse.
Oltre la metà delle imprese agricole, spiega Coldiretti su dati Smart Agrifood, sfrutta più di una soluzione 4.0 con un approccio che coinvolge anche le industrie della trasformazione agroalimentare con adozione di sistemi di cloud computing (58%), QR Code (56%), tecnologia mobile (45%) e strumenti meccanici con interazione umana (34%).
In Toscana, secondo l’ultimo censimento Istat, il 32% delle imprese con capoazienda fino a 40 anni contro 12,4% delle imprese con capoazienda over 40 ha fatto almeno un investimento innovativo nel triennio 2018-2020 principalmente sulla meccanizzazione e sull’irrigazione, altro tema delicato con appena 9.915 aziende agricole su 52 mila che operano su superfici irrigate.
"L’impiego della tecnologia in agricoltura rappresenta una straordinaria rivoluzione nelle nostre campagne. Tutto questo - spiega il presidente regionale dell'associazione Fabrizio Filippi - sta avvenendo in concomitanza con un forte ricambio generazionale con quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione".
"Nella nostra regione - prosegue - abbiamo tantissimi esempi di aziende che hanno già investito in maniera importante acquistando ed impiegando stazioni agrometereologiche e sensori che consentono di capire quando e quanto annaffiare, sistemi di riciclo delle acque e di irrigazione goccia a goccia, serre hitech che migliorano l’efficienza energetica, trattori con guida assistita, software che elaborano i dati per migliorare la gestione agronomica fino ai droni impollinatori e alle coltivazioni acquaponiche".
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