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Attualità giovedì 23 novembre 2023 ore 21:35
Flagello vento, sos per 5mila piante pericolanti
E' questo il numero di alberi a rischio nelle città toscane. Impennata degli interventi dei vigili del fuoco: +38% nel 2023
TOSCANA — Dalla Toscana si alza un grido d'allarme per gli alberi pericolanti a causa del forte vento. Gli ultimi danni in ordine di tempo risalgono proprio a ieri.
Sono 57 gli eventi estremi dall’inizio dell’anno tra trombe d’aria e tempeste di vento che hanno provocato in molte città della regione cadute di alberi e rami mettendo in pericolo la sicurezza dei cittadini soprattutto nelle aree densamente popolate.
A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dell’analisi di ESWD (European Severe Weather Database) in uno scenario in cui si contano nelle città oltre 5mila piante pericolanti - 5.205 per la precisione - secondo il rapporto 2023 sugli interventi effettuati dai vigili del fuoco per rimuovere tronchi, tagliare rami e mettere in sicurezza gli alberi. Dall'analisi emerge il preoccupante incremento del numero degli interventi di soccorso effettuati rispetto all’anno prima +38% con la città di Massa che si è classificata tra le 20 province italiane che hanno riscontrato un incremento maggiore +69,8%.
Il tema della sicurezza pubblica, soprattutto nelle città e nelle aree densamente popolate, diventa elemento di estrema attualità alla luce degli effetti dei cambiamenti climatici che palesano una gestione del verde pubblico urbano non sempre in grado - denuncia Coldiretti Toscana – di garantire il benessere delle piante e la tranquillità dei cittadini. Le piante sferzate dal vento – evidenzia Coldiretti Toscana – cadono per la scelta di essenze sbagliate per il clima, il terreno o la posizione, ma anche per gli errori sulle dimensioni e sul rispetto delle distanze per un corretto sviluppo delle radici, sul quale pesa soprattutto la mancanza di manutenzione adeguata con potature eseguite senza la necessaria professionalità. Da qui l’importanza di affidarsi ad una gestione professionale del verde pubblico che preveda il ricorso alla figura del manutentore con idonea qualifica.
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