Attualità giovedì 26 giugno 2025 ore 18:40
Toscani più longevi e in salute

Il rapporto Welfare e salute analizza l'andamento del sistema socio-sanitario regionale. La Toscana tra le regioni dove si vive più a lungo
TOSCANA — Toscani più longevi, con una speranza di vita superiore alla media nazionale, e sempre più in buona salute. E' quanto emerge da rapporto Welfare e salute, coordinato dall'Agenzia Regionale Sanità, che analizza l'andamento del sistema socio-sanitario regionale tra il 2019 e il 2024, che registra un miglioramento su tutti gli indicatori.
Sono sempre di più i toscani in buona salute dopo i 65 anni. In termini percentuali, tra il 2009 e il 2022, la quota di anni vissuti in buona salute dopo i 65 è salita dal 36% al 46% negli uomini e dal 28% al 38% nelle donne. Il 98% dei toscani tra i 65 e i 74 anni è autonomo nelle attività quotidiane.
Ma la toscana è anche tra le regioni italiane più longeve. Con una speranza di vita di 84 anni, si pone al terzo posto per la longevità degli uomini e al sesto posto per quella delle donne.
Buone notizie anche sul fronte dell'equilibrio economico-finanziario. la Toscana si piazza tra le 4 regioni italiane in “fascia verde” per tutti gli indicatori: margine operativo, gestione del debito e tempi di pagamento ai fornitori.
I dati contenuti nel rapporto certificano che la regione è uscita dalla fase di eccesso di mortalità legato al Covid-19 nel 2023, ovvero con un anno d’anticipo rispetto alla media nazionale.
Confermati i risultati nell'ambito delle emergenze cardio e cerebro-vascolari. Dal 2019 al 2024 i ricoveri per infarto miocardico acuto sono scesi del 24% negli uomini e del 35% nelle donne; per ictus ischemico il calo supera il 25% in entrambi i generi. Migliora anche la qualità e l’appropriatezza dei ricoveri: nel 2023 il tasso di ospedalizzazione è sceso a 128,4 per 1000 abitanti, ben al di sotto dello standard nazionale fermo a 160. I ricoveri chirurgici hanno già oltrepassato i volumi pre-pandemia, mentre quelli medici restano sotto il 2019 grazie a percorsi ambulatoriali e di telemonitoraggio.
Numeri che pongono la toscana tra le regioni più virtuose. L'assessore al diritto alla salute Simone Bezzini guarda ai prossimi obiettivi. “Il primo grande obiettivo dei prossimi 18 mesi – sottolinea – è attivare tutte le case di comunità e tutti gli ospedali di comunità che sono in costruzione con le risorse del Pnrr, perché questo potrà far fare un salto di qualità all'assistenza”. Ma, ha aggiunto “c'è da continuare una grande battaglia nazionale per ottenere più risorse, tema decisivo per fare passi avanti ulteriori”.
Il rapporto analizza anche alle tendenze demografiche: il 26,7% della popolazione toscana ha più di 65 anni, mentre la bassa natalità (20.725 nati nel 2024) è compensata da un saldo migratorio positivo di +6,5 per 1 000 abitanti. I cittadini stranieri rappresentano il 12% della popolazione, con un’età media di dieci anni più giovane rispetto agli autoctoni.
“Il rapporto – ha spiegato l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli - ci restituisce l’immagine di una società in trasformazione: una comunità che invecchia, ma anche in modo attivo e con buona qualità della vita; famiglie che cambiano, con un aumento di quelle monoparentali; una presenza significativa di cittadini provenienti da altri Paesi, capaci di integrarsi e contribuire al tessuto sociale. Di fronte a queste dinamiche, il nostro modello di welfare si sta evolvendo per rispondere a bisogni sempre più complessi".
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