Lavoro lunedì 13 ottobre 2025 ore 11:40
Transizione ecologica frenata dalla carenza di lavoratori

Le imprese toscane si scontrano con l'irreperibilità di oltre un profilo su due, più della media italiana. Ma il fenomeno non è solo regionale
TOSCANA — La Toscana ha fame di lavoratori con competenze specifiche nella transizione ecologica ma non ne trova a sufficienza, così le imprese si scontrano con l'irreperibilità del 51,2% del fabbisogno di addetti, più di uno su due, con la provincia di Arezzo a registrare il valore più elevato: 57% di lavoratori irreperibili.
Sul fenomeno che frena l'evoluzione in senso green delle aziende toscane e non solo ha acceso i riflettori uno studio di Confartigianato presentato oggi a Milano nel corso dell'evento inaugurale della Settimana per l'Energia e la Sostenibilità.
Magra consolazione: la Toscana non è la regione peggio messa, perché ancor più fatica fanno le aziende in Trentino-Alto Adige, dove la quota di lavoratori green introvabili tocca il 58%, e poi in Umbria (56,8%), Friuli-Venezia Giulia (56,6%), Valle d'Aosta (56,4%), Abruzzo e Marche (entrambe al 53%), Veneto (52,9%), Piemonte (52,4%), Emilia-Romagna (52,1%).
Subito a ruota ecco la Liguria a pari quota della Toscana (51,2%) e poi il Molise (50,5%), per rimanere alle regioni con percentuale di irreperibili oltre la media italiana.
Sì perché il problema è di portata nazionale. In Italia nel 2024 le aziende avevano previsto l'assunzione di 4.447.370 lavoratori con competenze ecologiche specifiche: era l'80,6% del totale delle assunzioni dell'anno. Tuttavia quasi la metà di questi posti sono rimasti vuoti o di difficile copertura, il 49,4% per un valore assoluto calcolato in 2,2 milioni di unità.
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