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Attualità lunedì 09 novembre 2020 ore 23:00

L'epidemia di Covid dilaga, Rt in Italia a 1,72

Nuovo monitoraggio dell'Iss: situazione in rapido peggioramento, servizi sanitari a rischio, perchè la Toscana è finita in zona arancione



FIRENZE — Con tre giorni di ritardo rispetto alla consueta tabella di marcia, il ministero della salute ha diffuso i dati del nuovo monitoraggio settimanale condotto dall'Istituto superiore di sanità elaborando i dati sull'epidemia di Covid trasmessi dalle Regioni dal 26 Ottobre al primo Novembre. E il quadro che delinea fa comprendere perchè cinque regioni - fra cui la Toscana - a partire da mercoledì 11 Novembre lasceranno la zona di rischio gialla per quella di rischio arancione, con l'entrata in vigore di misure anti-contagio più restrittive (vedi qui sotto l'articolo collegato).  

Nel rapporto di legge che l'epidemia è in rapido peggioramento. Su scala nazionale, l'indice Rt di trasmissione del contagio è salito a 1,72 (il limite di sicurezza è 1, ovvero un positivo al Covid che contagia solo un'altra persona). Quello della Toscana è aumentato a 1,52 (nel monitoraggio della settimana precedente era 1,41). La Lombardia ha l'indice Rt più alto, 2,08, ma ci sono moltissime regioni con Rt fra 1,5 e 2 (vedi qui sotto l'elenco completo).

Il numero di casi sintomatici è passato da 54.377 (periodo 12/10-25/10) a 129.238 (periodo 19/10-01/11), quindi è più che raddoppiato

L’aumento di casi di Covid è diffuso in tutto il Paese. Si mantiene stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso il tracciamento dei contatti dei positivi (19,5%) mentre i casi identificati per la comparsa di sintomi sono arrivati al 35,1%. Stabile (27,4%) la percentuale dei casi individuati attraverso gli screening mentre è ormai non più trascurabile la percentuale dei casi per cui non è stato riportato il motivo dell’accertamento diagnostico (18%).

Continua purtroppo ad aumentare il numero di casi non riconducibili a catene di trasmissione note - 74.967 questa settimana contro i 49.511 della settimana precedente - e in alcune regioni rappresentano l’80% dei nuovi positivi segnalati.

"La maggior parte del territorio nazionale è compatibile con uno scenario di tipo 3 - dichiarano gli esperti dell'Iss nel monitoraggio - ma è in aumento il numero di regioni e province autonome in cui la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4".

Lo scenario 3 si materializza quando l'indice Rt di trasmissione del contagio è fra 1,25 e 1,5, non si riesce più a garantire il tracciamento delle persone entrate in contatto stretto con i positivi e i servizi sanitari mostrano segnali di sovraccarico. Lo scenario 4 scatta quando il contagio si trasmette in modo incontrollato, l'indice Rt è sempre al di sopra di 1,5 e il sistema sanitario va in crisi.

La Toscana è ormai entrata nello scenario 3: alcuni ospedali si stanno avvicinando alla saturazione e oggi il pronto soccorso dell'ospedale San Jacopo di Pistoia ha chiuso i battenti alle 18 annunciando la riapertura per le 9 del giorno successivo perchè i posti letto per i malati di Covid erano esauriti (i pazienti in arrivo sono stati dirottati all'ospedale di Careggi, a Firenze). Venerdì scorso la stessa cosa è successa, per alcune ore, anche all'ospedale San Giuseppe di Empoli. Soprattutto nell'area fiorentina ci sono ritardi di giorni e giorni sia per sottoporsi al tampone che per ricevere le risposte e in molte zone del territorio centinaia di persone entrate in contatto con un positivo non vengono contattate dalle Asl per sottoporsi a loro volta al test. Problemi frequenti anche per comunicare con alcuni i medici di famiglia (vedi articoli in home page). Inevitabile precipitare nella zona di rischio arancione.

"Si conferma una situazione complessivamente e diffusamente molto grave sull’intero territorio nazionale - prosegue il rapporto dell'Iss - Tutte le regioni sono classificate a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile sul territorio o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane - prosegue il monitoraggio - È essenziale rafforzare le misure di mitigazione in tutte le Regioni e province autonome". 

Qui sotto gli indici Rt registrati in tutte le regioni dal 26 Ottobre al primo Novembre, con il dato relativo all'incidenza di casi positivi ogni centomila abitanti:

Toscana - Rt 1,53, incidenza 241 x 100mila abitanti

Abruzzo - Rt 1,54, incidenza 248 positivi ogni 100mila abitanti

Basilicata - Rt 1,99, incidenza 151 x 100mila abitanti

Calabria - Rt 1,6, incidenza 66 x 100mila abitanti

Campania - Rt 1,57, incidenza 370 x 100mila abitanti

Emilia Romagna - Rt 1,63, incidenza 265 x 100mila abitanti

Friuli Venezia Giulia - Rt 1,6, incidenza 227 x 100mila bitanti

Lazio - Rt 1,36, incidenza 232 x 100mila abitanti

Liguria - Rt 1,48, incidenza 414 x 100mila abitanti

Lombardia - Rt 2,08, incidenza 522 x 100mila abitanti

Marche - Rt 1,29, incidenza 232 x 100mila abitanti

Molise - Rt 1,88, incidenza 199 x 100mila abitanti

Provincia autonoma di Bolzano - Rt 1,87, incidenza 468 x 100mila abitanti

Provincia autonoma di Trento - Rt 1,61, incidenza 272 x 100mila abitanti

Piemonte - Rt 1,97, incidenza 418 x 100mila abitanti

Puglia - Rt 1,57, incidenza 137 x 100mila abitanti

Sardegna - Rt 1,24, incidenza 105 x 100mila abitanti

Sicilia - Rt 1,4, incidenza 123 x 100mila abitanti

Umbria - Rt 1,53, incidenza 362 x 100mila abitanti

Valle d'Aosta, Rt 1,54, incidenza 529 x 100mila abitanti

Veneto, Rt 1,56, incidenza 336 x 100mila abitanti


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