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Attualità mercoledì 22 aprile 2020 ore 10:49

Un sedicenne toscano Alfiere della Repubblica

Assegnata a un sedicenne di Scarperia l'onorifienza del presidente della Repubblica Mattarella. Targa anche a un'associazione di under 16 di Arezzo



ROMA — Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito 25 attestati d’onore di Alfiere della Repubblica a giovani che si sono distinti come "costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali". Sono giovani che rappresentano modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi dei molti ragazzi meritevoli presenti nel nostro Paese.

Accanto ai 25 Attestati d'onore sono state assegnate anche tre targhe per azioni collettive, sempre ispirate a valori dell'altruismo e al senso di responsabilità verso il bene comune.

Fra i 25 nuovi Alfieri della Repubblica c'è anche un sedicenne toscano, David Fabbri, 16 anni, residente a Scarperia. Questa la motivazione del riconoscimento: "Per l’impegno contro il bullismo, per essere riuscito a trasformare la violenza subita in uno sforzo creativo, di denuncia e sensibilizzazione. Il suo cortometraggio sulla violenza nel mondo giovanile ha vinto un concorso scolastico e ora è diventato anche un libro".

Una targa d'onore anche per gli adolescenti dell’Associazione Futuro Aretino di Arezzo con questa motivazione: "I giovanissimi dell’associazione Futuro Aretino, gli ‘Under 16’, sono stati promotori di diverse iniziative per contrastare la cultura dello sballo. La loro azione di volontariato si è orientata a sensibilizzare i coetanei sui danni prodotti dall’abuso di alcool, di droghe, di comportamenti nocivi per la salute propria e per quella degli altri. Sono state realizzate, con successo, tre feste a tema all’insegna del divertimento “pulito”: il fatto che l’organizzazione fosse nelle mani di coetanei ha dato una forte spinta per la messa al bando di comportamenti devianti".

Qui sotto gli altri Alfieri della Repubblica 2020:

Yuliya Amosava, 17 anni, residente a Roma - Per la capacità dimostrata nel trasformare dolorose esperienze personali in un percorso di crescita individuale, di solidarietà e di piena integrazione.

Alice Andreanelli, 18 anni, residente a Venezia - Per la sua opera di volontaria - insieme a tanti altri giovani – nelle operazioni di soccorso a Venezia durante l’emergenza provocata dall’alta marea dello scorso novembre.

Virginia Barchiesi, 17 anni, residente ad Ancona - Per l’impegno profuso in difesa dei diritti dei bambini migranti e dei giovani rifugiati. Per la ricerca e la promozione di un linguaggio che cancelli i pregiudizi e aiuti l’inclusione.

Pietro Bartoloni, 14 anni , residente a Roma - Per la costanza con cui ha seguito la nonna malata, trasferendo su di lei le conoscenze acquisite a scuola e divenendo di fatto suo “insegnante”. Così l’affetto del nipote è diventato anche cura proficua per la nonna.

Mavì Borrelli, 9 anni, residente a Crevalcore (BO) - Per la solidarietà mostrata ai ragazzi e alle persone con malattia oncologica, rinunciando ai suoi lunghi capelli per confezionare parrucche e donarle a chi è reso calvo dalle terapie.

Lorenzo Caprotti, 15 anni, residente a Vimercate (MB) - Per il coraggio mostrato nell’affrontare il difficile percorso di cura e per l’impegno nell’organizzazione di Winner Cup, speciale campionato di calcio tra ragazzi europei malati oncologici.

Diego Costi, 15 anni, residente a Genova - Per aver inventato un gelato che, grazie ai suoi ingredienti e alle sue caratteristiche, può essere mangiato da chi è affetto dal morbo di Crohn.

Loris Esposito, 14 anni, residente a Leno (BS) - Per aver realizzato una cintura che aiuta le persone non vedenti a orientarsi nel movimento grazie a un sistema di sensori a ultrasuoni.

Sofia Ferrarese, 16 anni, residente a Veneo Brugine (PD) - Per aver promosso la conoscenza della montagna e il rispetto della natura, per la passione e l’impegno con cui lavora al ripristino dei sentieri montani danneggiati dalla tempesta Vaia nell’ottobre 2018.

Mirco Frattura, 15 anni, residente a L'Aquila - Per la passione educativa e la capacità di mettersi in gioco, organizzando sport e laboratori per i più piccoli e divenendo un modello positivo per i coetanei.

Sebastiano Maria Indorato, 16 anni residente a Sommatino (CL) - Per la dedizione con la quale si impegna ad affrontare le invalidanti difficoltà familiari di salute, e in particolare la cura del fratello, per il quale ha saputo, tra l’altro, ideare preziose modifiche al dispositivo medico che rende possibile il suo trasporto.

Maria Gabriella Lucarini, 11 anni , residente a Camerino (MC) - Per l’attaccamento dimostrato a Camerino, città nella quale è cresciuta e di cui è diventata, dopo il terremoto, testimone della volontà di ricostruzione.

Tommaso Miglietta, 11 anni, residente a Lizzanello (LE) - Per le sue qualità di tamburellista e percussionista, coltivate sin dalla più tenera età, che lo hanno portato a essere un interprete apprezzato di musica popolare.

Carlo Mischiatti, 16 anni, residente a Grugliasco (TO) - Per la sua forza di volontà e il suo senso di solidarietà, che lo hanno portato a superare le difficoltà personali, a diventare uno sportivo e quindi a dedicarsi come istruttore alla crescita di altri ragazzi.

Manuela Moscarelli, 16 anni, residente a Potenza - Per la capacità di reazione dimostrata di fronte alle difficoltà e per essere diventata nel suo ambiente sociale un motore di iniziativa e di solidarietà.

Francesca Nardangeli, 18 anni, residente a Castelli (TE) - Per il generoso impegno in favore della sua comunità, per il contributo alla resilienza dopo gli eventi sismici del 2016 e 2017 e alla costruzione di reti di solidarietà in favore delle persone più fragili.

Great Nnachi, 15 anni, residente a Torino - Per le sue qualità di atleta, affinate pur tra difficoltà, e per la disponibilità che mostra nell’aiutare i compagni e nel collaborare alla formazione e all’allenamento dei più piccoli.

Maria Lucrezia Rallo, 17 anni, residente a Marineo (PA) - Per il talento mostrato nella scrittura e nella poesia, talento che è riuscita ad unire a un impegno di cittadinanza attiva e ad azioni concrete di volontariato e di solidarietà.

Nicola Salis, 18 anni, residente a Macomer (NU) - Per l’impegno con il quale ha promosso e organizzato allenamenti e gare di football integrato, attività nella quale possono giocare insieme, conoscersi e confrontarsi giovani con livelli di abilità diverse.

Elena Salvatore, 9 anni, residente a Nola (NA) - Per aver richiamato con forza ed efficacia, attraverso un video, la sua città e la società intera al rispetto di chi ogni giorno è chiamato a superare gli ostacoli posti da barriere architettoniche, e non di rado dall’incuria di concittadini maleducati.

Matteo Scalinci, 14 anni, residente San Pancrazio Salentino (BR) - Per l’impegno di volontario, pronto ad ascoltare e aiutare le persone più fragili. Per la passione e la competenza con cui diffonde preso i coetanei la cultura di protezione civile.

Cosmas Joel Wallbrecher, 19 anni, residente a Roma - Per il percorso della memoria che ha promosso insieme alla sua famiglia, coinvolgendo altri giovani. Per l’impegno attivo a prevenire e contrastare forme di odio, di razzismo, di antisemitismo che possono riprodursi nella società.

Maria Zagaria, 15 anni, residente a Casal di Principe (CE) - Per l’impegno e la tenacia con i quali ha sostenuto il suo progetto di realizzare una biblioteca a Casal di Principe: obiettivo raggiunto grazie a una mobilitazione che ha coinvolto la città e il mondo della cultura.

Pietro Zuccotti, 18 anni, residente a Peschiera del Garda (VR) - Per il talento e la dedizione offerta alla sua comunità al fine di promuovere il territorio, di rispettare l’ambiente, di far crescere il senso civico tra i giovani.

Qui sotto infine gli altri due gruppi di giovanissimi premiati con la targa del presidente Mattarella.

Classe III A dell'Istituto tecnico industriale Ettore Maiorana di Roccella Ionica (RC) - Un gruppo di 11 ragazzi si è reso protagonista di una particolare esperienza di solidarietà e inclusione. Un compagno di classe aveva i problemi di relazione di chi è affetto da sindrome di autismo. Ma l’amicizia e l’impegno della classe hanno reso possibile un originale percorso di integrazione. Ognuno dei ragazzi ha messo a disposizione le proprie qualità migliori, riuscendo a entrare nel mondo dell’amico, a conquistare la sua fiducia, a renderlo uno studente coinvolto e disponibile a esplorare ambienti nuovi. Al tempo stesso, il legame creato ha consentito ai ragazzi di conoscere meglio se stessi: così l’inclusione si è trasformata per tutti in un percorso di condivisione e di crescita collettiva.

Classe IV C della Scuola primaria “Gherardini” di Milano - Un gruppo di bambini ha intrapreso, in collaborazione con l’ANPI, un percorso di riflessione sulla cittadinanza e di approfondimento sulla Costituzione italiana. Gli incontri con i partigiani hanno portato i ragazzi a interrogarsi sui valori di giustizia, di eguaglianza, di libertà. I racconti si sono alternati a giochi, e dal progetto è nato anche un libro con le impressioni dei bambini, i quali sono ora divenuti essi stessi piccoli testimoni, consapevoli della nostra storia.


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