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Attualità domenica 13 febbraio 2022 ore 19:10

Un vaccino contro tutte le varianti, bene i primi test

I ricercatori dell'Istituto superiore di sanità stanno lavorando a un vaccino in grado di proteggere da tutte le varianti del SarsCov2



ROMA — I risultati di uno studio preclinico condotto sui topi hanno evidenziato l'efficacia di una nuova piattaforma vaccinale contro il SarsCov2, il virus del Covid-19, sviluppata dai ricercatori del Centro nazionale per la salute dell'Istituto superiore di sanità

Utilizzando una nuova strategia che ha consentito di selezionare come bersaglio la proteina N del virus, che contrariamente alla proteina Spike non mostra quasi alcuna mutazione nelle varianti, è stata ottenuta una risposta immunitaria efficace e duratura in topi infettati con SarsCov2.

Il metodo con cui è stata usata in questo studio la proteina N genera inoltre una memoria immunitaria a livello polmonare che potrebbe essere garanzia di un effetto protettivo duraturo nel tempo.

Il nuovo meccanismo è basato sulla ingegnerizzazione delle nanovescicole naturalmente rilasciate dalle cellule muscolari e potrebbe superare i limiti degli attuali vaccini sul decadimento degli anticorpi e la perdita di efficacia contro le varianti emergenti.

I ricercatori dell'Iss hanno dimostrato che, quando le vescicole extracellulari vengono caricate con la proteina N del SarsCov2, si può generare nei topi una reazione immunitaria tale da indurre una sostanziale protezione dall’infezione anche con cariche virali molto elevate.

“Tutte le cellule rilasciano costantemente minuscole vescicole a base lipidica definite vescicole extracellulari - spiega Maurizio Federico, responsabile del Centro e autore senior dello studio - e la tecnica messa a punto in ISS è in grado di caricare queste nanovescicole naturali con proteine di SarsCov2. Queste nanovescicole così ingegnerizzate vengono elaborate dal sistema immunitario in modo da generare una forte immunità cellulare orchestrata da una famiglia di linfociti identificata come linfociti CD8”.

Ulteriori studi in programma stabiliranno la sicurezza della piattaforma vaccinale e la sua tollerabilità nell'uomo. Si tratta ovviamente di parametri essenziali per porre le basi di futuri studi clinici destinati a confermare in via definitiva l’efficacia di questa scoperta. "Sarà inoltre necessario comprendere se eventuali vaccini sviluppati con la nuova piattaforma debbano essere integrati da forme di immunizzazione basate sulle tecnologie attualmente in uso, per esempio quelle a Rna messaggero - si legge in una nota dell'Istituto superiore di sanità - Lo studio, sovvenzionato tramite finanziamenti intramurali dall’ISS, dimostra l’impegno dell’Istituto e dei suoi ricercatori nella ricerca di strategie che possano condurre a vaccini contro SarsCov2 di maggiore efficacia".


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