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Attualità sabato 04 giugno 2022 ore 18:35

Un mistero toscano alle spalle della Gioconda

Il quadro più famoso del mondo torna a far parlare di Leonardo da Vinci e a far tribolare gli studiosi che da secoli studiano gli enigmi di Monna Lisa



VICOPISANO — Un nuovo mistero alle spalle della Gioconda riguarda la Toscana ed il suo emblematico paesaggio. Caprona, la Torre, la Verruca, il Monte Pisano sarebbero ritratti nel paesaggio dietro la Gioconda.

Lo studio è stato illustrato alla presenza del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, del sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia, e del sindaco di Vicopisano, Matteo Ferrucci.

Diciotto anni di ricerche frutto di un lungo percorso di analisi, partito dalle comparazioni con le cartine del più grande studioso del dipinto, Carlo Pedretti, e andato avanti con la digitalizzazione, su richiesta del Museo del Louvre, con un metodo estremamente complesso da portato avanti dall'ingegnere francese Pascal Cotte e poi nel laboratorio di Ravenna specializzato nelle opere rinascimentali, diretto da Chiara Matteucci, grazie ai rilievi del ricercatore Silvayn Thiermeul. 

Leonardo da Vinci avrebbe frequentato il territorio di Vicopisano per studiare la deviazione del corso dell'Arno, poi realizzata da Alessandro Manetti, in epoca lorenese.

"Attendiamo che questi attenti, competenti e meticolosi studi siano approfonditi dalla comunità scientifica internazionale perché queste importanti tesi, che ci sono state presentate minuziosamente, cambierebbero davvero la prospettiva per noi. Se c'è la Torre degli Upezzinghi di Caprona, dietro la Monna Lisa, poterla recuperare non sarebbe più solo un sogno e l'attenzione mediatica diventerebbe altissima" ha commentato il primo cittadino di Vicopisano.

La Gioconda torna così ad animare il dibattito internazionale dove risuonano voci fortemente contrastanti come quella dello studioso Riccardo Magnani le cui ricerche lo hanno portato ad affermare che la Gioconda del Louvre non sarebbe l'opera dipinta da Leonardo ma la Signura di Lombardia. Nel famoso dipinto il paesaggio rimanderebbe con estrema precisione al ramo lecchese del Lago di Como. Insomma, non proprio nel Pisano. 

Curioso è che Riccardo Magnani per confutare i suoi studi cita proprio Pascal Cotte che con tecniche videografiche non invasive ha evidenziato in passato, attorno alla testa di Monna Lisa Gherardini del Giocondo, dei segni abrasi e non visibili a occhio nudo. Una sagoma che richiama gli spadini della Sperada, l'acconciatura lombarda che tutti gli italiani hanno imparato a conoscere sui banchi di scuola nell'iconografia di Lucia Mondella de I promessi sposi.


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