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Cronaca mercoledì 18 agosto 2021 ore 19:45

Rave, cinque ricoveri per coma etilico, indagini sul giovane morto

La festa abusiva tra Toscana e Lazio va avanti nonostante la morte del giovane di 25 anni su cui la procura ha aperto un'inchiesta per omicidio



VITERBO — Niente stop per il rave che si sta svolgendo tra Lazio e Toscana.. La festa illegale iniziata 5 giorni fa vicino al lago di Mezzano a Valentano, nel viterbese, a cui hanno partecipato 11mila giovani provenienti da tutta Europa, e che ricorda quello avvenuto nelle campagne pisane a Tavolaia, va avanti, con musica e tantissimi camion e camper parcheggiati nell'area naturalistica.

La Procura di Viterbo ha aperto un'inchiesta sulla morte di Gianluca Santiago Camossa, 25 anni nato a Londra ma residente a Reggio Emilia, trovato senza vita annegato nel lago di Mezzano. Nel fascicolo d'inchiesta si procede per morte come conseguenza di altro reato. I magistrati sono in attesa dei risultati dell'autopsia disposta per accertare le cause del decesso.

Nelle ultime ore sono stati invece ricoverati 5 giovani all'ospedale di Pitigliano per coma etilico.

Le forze dell'ordine stanno controllando da giorni la zona per impedire nuovi accessi e nella giornata di oggi intanto si è riunito il Comitato di sicurezza. Dopo le polemiche scaturite per il silenzio del Viminale, oggi la ministra Luciana Lamorgese ha ribadito che sta "seguendo costantemente la situazione e che le forze di polizia stanno lavorando con grande senso di responsabilità ed equilibrio per ripristinare legalità nel più breve tempo possibile".

"La situazione è critica e il livello di allerta è altissimo - commenta il sindaco Valentano Stefano Bigiotti -. L'area è stata confinata dalle forze dell'ordine, ma vediamo dei riflessi diretti nelle comunità locali. Un agriturismo vicino ha dovuto sgomberare i suoi clienti e i sindaci dei Comuni adiacenti sono tutti molto preoccupati. Parliamo di 10.000 ragazzi e c'è il rischio che possano arrivarne degli altri".

Una situazione critica soprattutto dal punto di vista sanitario, vista anche l'epidemia di Covid ancora in corso.

Intanto ieri i sindaci della Maremma i cui Comuni confinano con la zona del rave, quelli di Manciano, Pitigliano e Sorano - rispettivamente Mirco Morini, Giovanni Gentili e Pierandrea Vanni - avevano invocato l'intervento dello Stato per sgombrare la zona.


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