Cronaca venerdì 02 settembre 2016 ore 17:09
Profumo e Viola, azionisti contro l'archiviazione
Il Codacons si opporrà alla richiesta di archiviazione per i vertici del Mps formulata dalla procura milanese. Renzi: "Capitalizzazione entro l'anno"
SIENA — La procura di Milano ieri ha chiesto l'archiviazione per l'amministratore delegato di Mps Fabrizio Viola e per l'ex presidente Alessandro Profumo, indagati per falso in bilancio, aggiotaggio e ostacolo all''attività degli organi di vigilanza nella contabilizzazione dei derivati Santorini e Alexandria, all'interno dei bilanci della banca senese dal 2011 al 2014.
Ma gli azionisti Mps rappresentati da Codacons intendono impugnare la richiesta di archiviazione.
"Siamo convinti che l''indagine debba proseguire e che la tesi dei pm di Milano sia assolutamente sbagliata - si legge in una nota del Codacons - In particolare la richiesta di archiviazione dell''indagine nei confronti di Viola e Profumo sembra cozzare con il provvedimento emesso dalla Consob lo scorso dicembre".
"La Commissione di vigilanza dichiara di non essere stata in grado di accorgersi della falsità del bilancio - prosegue l'associazione dei consumatori - Se le affermazioni della Consob corrispondono al vero, allora viene meno la tesi di archiviazione della Procura di Milano:".
"Per tale motivo il Codacons e gli azionisti di Mps difesi dall''associazione presenteranno opposizione alla richiesta di archiviazione - conclude la nota - e chiederanno la prosecuzione delle indagini nell''esclusivo interesse dei clienti della banca e dei risparmiatori".
Le sorti della banca senese sono state al centro anche dell'intervento del presidente del Consiglio Matteo Renzi al workshp Ambrosetti di Cernobbio.
“Mi auguro, nel rispetto naturalmente di un ruolo che non e’ il mio, che l’aumento di capitale del Monte dei Paschi di Siena possa essere svolto entro l’anno - ha detto Renzi - Il lavoro che sta svolgendo il Fondo Atlante è determinante perché il tema delle banche possa essere affrontato nei prossimi mesi in via definitiva.nI politici devono stare fuori dalle banche e queste devono aggregarsi perché ci sono più poltrone che filiali e questo non aiuta. La politica è la maggiore responsabile, ha pensato di poter continuare ad avere un impatto fortissimo sul mondo delle banche. E ogni riferimento a Siena o ad alcune banche popolari è puramente voluto. Ma accanto a questo c’è la consapevolezza che il nostro sistema bancario è assai più solido di come viene raccontato”.
In vista dell'aumento di capitale per Mps, il
consorzio delle banche starebbe anche valuntando la possibilita’ di
trovare un ‘anchor investor’ in grado di sottoscrivere quote importanti
dell’aumento. Nei prossimi giorni sarà possibile maggiori dettagli anche
su quanto emerso nel cda che si è svolto a Milano all'inizio della
settimana. Per adesso nessuna decisione e’ stata presa sulla struttura e sulla tempistica dell’aumento.
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