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Cronaca martedì 24 maggio 2022 ore 19:05

Sgominata baby gang che semina il panico in città

Nove minorenni sono stati accusati di minacce, spaccio e lesioni. Le indagini hanno riguardato anche i social network utilizzati dai giovanissimi



AREZZO — Un sodalizio tra ragazzini è stato stroncato per le strade di Arezzo dove sono state eseguite questa mattina dalla polizia e dai vigili urbani 9 misure cautelari, 6 in carcere e 3 collocamenti in comunità, nei confronti di giovanissimi, emesse dal tribunale per i minorenni di Firenze su richiesta della procura di Arezzo.

Le indagini hanno chiuso il cerchio attorno a 9 minorenni, tutti residenti ad Arezzo di età compresa tra i 16 e i 17 anni, ritenuti responsabili di rapine, aggressioni per futili motivi, minacce aggravate commesse a volte anche con l'uso di coltelli, tirapugni e colli di bottiglia. Episodi avvenuti tra il 2021 ed il 2022.

L'operazione ha portato a sgominare una baby gang, che, come spiegano dalla questura, avrebbe assunto i connotati di "una vera e propria associazione a delinquere caratterizzata da posizioni gerarchiche ben definite e con la possibilità di far carriera al suo interno". Una ipotesi investigativa seguita dall'ordinanza del giudice per le indagini preliminari.

Il modus operandi della baby gang era sempre lo stesso: la vittima, spesso sola e minorenne, veniva accerchiata dal branco che con violenza si impossessava di cellulari, cuffie o portafogli. Ognuno aveva un ruolo ben preciso: c'era chi attirava la vittima con un pretesto e chi materialmente l'aggrediva, mentre gli altri facevano da palo per avvisare sull'eventuale arrivo delle forze dell'ordine.

Le aggressioni sono state registrate n particolare nella zona di piazza Sant'Agostino. Le analisi dei telefoni sequestrati avrebbero rilevato anche un'attività di spaccio di stupefacenti del gruppo. Dalle chat sarebbe emerso che era stata organizzata una spedizione punitiva contro un clochard con il cane che avrebbe infastidito la gang sempre in piazza Sant'Agostino.

Importante, per gli investigatori, l'analisi dell'attività della baby gang sui social, dove si ritraevano travisati, vestiti di nero, con armi e con riferimento al territorio di Arezzo.


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