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Lavoro sabato 10 luglio 2021 ore 19:35

Gkn, la protesta va avanti, lavoratori in corteo

Foto da Twitter - CominciaAdesso

Corteo dei lavoratori licenziati con traffico bloccato e davanti allo stabilimento presidio ad oltranza. Continua la staffetta di solidarietà



CAMPI BISENZIO — Continua ad oltranza il presidio di protesta dei lavoratori, rsu e sindacati per i 422 licenziati dalla Gkn di Campi Bisenzio. Sono oltre 50 quelli che la scorsa notte sono rimasti davanti ai cancelli e anche questa sera ci rimarranno con un'assemblea permanente. 

Sono padri di famiglia che da lunedì non avranno più un posto di lavoro. E' drammatica la situazione con tutti i 422 dipendenti licenziati, con una email, per la chiusura definitiva dello stabilimento che produce semiassi che produce semiassi per automobili.

E nel pomeriggio i lavoratori della Gkn hanno organizzato un breve corteo intorno allo stabilimento fino nei pressi del centro commerciale I Gigli che è frequentato da migliaia di persone ogni giorno, bloccando per alcune decine di minuti il traffico.

La notizia del licenziamento è piombata sul territorio come una bomba, e da ieri davanti all'azienda sono arrivati sindacati, politici, anche comuni cittadini per portare solidarietà ai lavoratori.

Anche il presidente della Eegione Toscana Eugenio Giani oggi ha portato il suo saluto ai dipendenti in presidio. "E' vergognoso che - ha detto il presidente Giani -, in un mondo in cui ci sono solide legislazioni sui diritti dei lavoratori si possa dire 'ti licenzio' a 422 dipendenti con famiglie e bambini con una semplice e-mail. Occorre cambiare la legislazione nazionale e prevedere sanzioni per chi ha comportamenti di questo genere". Giani ha proposto che "una delegazione di lavoratori venisse in Consiglio a concordare una mozione con una posizione formale contro la decisione dell'azienda". 

Giani ha anche assicurato di essere in contatto con i sottosegretari al Mise e conto di parlare con il ministro Giancarlo Giorgetti in modo da coinvolgere il più possibile anche il governo.

In mattinata si è espresso anche il ministro al Lavoro Orlando: "Ho sentito il sindaco di Campi Bisenzio e i miei uffici hanno contattato i sindacati, il Mise si sta muovendo per verificare le condizioni in cui è avvenuto l'episodio, ma si tratta di modalità che non possono essere accettate e su cui bisogna trovare tutti gli elementi per scongiurarle".

Intanto la Cgil ha annunciato lo stato di agitazione per tutto il comparto pubblico in solidarietà dei lavoratori licenziati. Il licenziamento e la chiusura dello stabilimento di Gkn, secondo Dalida Angelini, segretaria generale della Cgil Toscana e Massimo Braccini segretario
generale Fiom Cgil Toscana "è un affronto al mondo del lavoro, a Firenze, alla Toscana e all'Italia tutta. Non lasceremo soli questi lavoratori a cui va tutta la nostra partecipe solidarietà, risponderemo come sappiamo fare, con la mobilitazione".

Fim-Cisl, attraverso la segretaria provinciale Flavia Capilli - chiede di  incontrare quanto prima i rappresentanti dell'azienda "per capire se ci sono alternative a una chiusura, se ci sono problemi di crisi e di costi ce lo dimostrino e si cercano soluzioni, comunque si deve dare un ammortizzatore sociale ai dipendenti".

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