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Parma, capotreno aggredito a pugni da un passeggero
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Cronaca martedì 30 novembre 2021 ore 18:55

Violenta esplosione in un forno della raffineria Eni

Il fumo generato dall'esplosione

Dopo il boato è scoppiato un incendio che ha generato una gigantesca colonna di fumo nero. Grande paura ma nessun ferito



LIVORNO — Pochi minuti dopo le 14 una violentissima esplosione seguita da un incendio si è verificata in un forno hot oil della raffineria Eni, in prossimità dell'area industriale di Stagno. L'impianto era in manutenzione. Lo stabilimento è stato evacuato, la zona transennata e il traffico di accesso deviato affinchè nessuno si avvicinasse. Dopo le prime notizie allarmanti che parlavano di un ferito, i vigili del fuoco hanno appurato che non ci sono persone coinvolte nell'incidente.

Secondo un testimone, alla prima deflagrazione ne sarebbero seguite altre due di minore entità mentre una gigantesca colonna di fumo nero si levava sulla città, visibile a molti chilometri di distanza sia da Livorno che da Collesalvetti. La protezione civile di entrambi i Comuni ha invitato la popolazione a tenere chiuse le finestre in via precauzionale. Il sindaco di Collesalvetti ha disposto l'uscita anticipata delle scuole. Poi, via via che le ore passavano, il fumo si è dissolto in quota. Alle 16 l'emergenza si è conclusa.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i mezzi del 118, le forze dell'ordine, la polizia municipale, il sindaco di Livorno Luca Salvetti. 

I pompieri hanno rapidamente domato il rogo scoppiato nell'impianto in manutenzione. Poi sono state avviate le operazioni di bonifica e messa in sicurezza e anche la strada di accesso all'area è stata riaperta al traffico. 

I danni all'impianto sono ingenti. Per quanto riguarda le cause dell'incidente, le indagini sono in corso. Fra le ipotesi, non si esclude che nel forno fossero presenti residui di idrocarburi, facilmente infiammabili.

“Si devono dare risposte immediata agli abitanti di Livorno e delle cittadine limitrofe, allarmati dal denso fumo nero che si è alzato dalla raffineria oggi di proprietà dell'Eni - hanno scritto in una nota Francesco Alemanni, commissario straordinario di Europa Verde per la Toscana, insieme ai due sub-commissari Eros Tetti e Serena Ferraiuolo - Si devono risposte immediate sulla natura dei materiali stoccati, presumibilmente olio lubrificante, e sulla loro pericolosità per la salute e per l’ambiente. Ricordiamo che l’area coinvolta dall’incendio ricade nel perimetro del SIN di Livorno, un territorio già pesantemente violentato dalle attività connesse all’insediamento produttivo, con la contaminazione di suoli e falde acquifere”.



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