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Attualità lunedì 24 ottobre 2022 ore 11:24

In bolletta, Comuni spengono luci e riscaldamento

Sono diverse le strategie adottate dai sindaci toscani per ridurre i costi energetici, c'è chi ritocca gli orari ma anche chi divide gli impianti



CORTONA — Spengere i lampioni è facile, più difficile appare dividere gli impianti termici per riscaldare solo alcuni uffici e razionalizzare i costi per evitare un dissesto dovuto al caro energetico, i Comuni della Toscana sono alle prese con varie strategie.

Alcuni sindaci si erano già attivati, adesso l'elenco si allunga ma ogni primo cittadino sembra offrire un contributo personale ad una strategia di risparmio che deve conciliarsi con il territorio.

Una cosa è spengere le luci di un parco pubblico di una grande città, diverso se quel parco è l'unica area verde del paese. Rinunciare totalmente alle luminarie natalizie può aiutare ma getta un'ombra, è il caso di dirlo, sulle attività commerciali in vista del Natale. 

Per non parlare del binomio illuminazione - sicurezza pubblica. Lasciare le strade al buio potrebbe corrispondere ad applicare un coprifuoco indotto.

Tra le ultime amministrazioni toscane che hanno annunciato un drastico piano di risparmio energetico ci sono Cortona e Fucecchio.

A Cortona il sindaco ha annunciato che adotterà una divisione dell’impianto di riscaldamento del Municipio, applicando inoltre un’ora in meno di illuminazione pubblica e razionalizzazione dei consumi delle palestre

Per il risparmio del gas, il sindaco Luciano Meoni ha dato mandato di effettuare la divisione dell’impianto di riscaldamento del palazzo comunale. In questo modo gli orari di accensione potranno essere distinti da un piano all’altro e riscaldare la centrale della polizia municipale che osserva orari più estesi di apertura rispetto a quelli del resto degli uffici comunali, dove invece i riscaldamenti potranno essere spenti alla chiusura delle attività. Infine, il Comune ha richiesto di razionalizzare l’uso delle caldaie di riscaldamento nei vari impianti sportivi del territorio.

Sul fronte dell’illuminazione pubblica, è stata deciso di accendere i lampioni 30 minuti dopo al tramonto e di spegnerli 30 minuti prima al mattino "Abbiamo preferito questa soluzione, anziché quella di andare a spegnere a zone, in modo da adottare una strategia uniforme in tutto il territorio - ha detto il primo cittadino - con questa azione potremmo arrivare a risparmiare fino a 30mila euro all’anno".

Il Comune ha richiesto inoltre lo spegnimento delle luminarie alla mezzanotte e mezza, e di non riproporre la pista del ghiaccio, ma di puntare su un altro tipo di grande attrazione a basso consumo di energia..

Fucecchio varare un piano di riduzione dei consumi per l'illuminazione pubblica e, a seguire, gli edifici comunali. 

4A partire dalla prossima settimana verrà attuata la prima fase del piano, ovvero quella che prevede la riduzione dei consumi attraverso la rimodulazione degli orari di accensione e spegnimento degli impianti di pubblica illuminazione e il numero di punti luce accesi. La riduzione del numero di ore nella quali gli impianti saranno accesi sarà garantita dalla sostituzione dei tradizionali crepuscolari con crepuscolari astronomici, mentre la riduzione del numero di punti luce accesi sarà attuata attraverso il ripristino dell'accensione alternata che prevede, durante la notte, l'accensione del 50% dei punti luce.

"A breve seguirà anche la seconda parte del piano, che prevede una riduzione dei consumi all'interno degli edifici comunali - ha spiegato il sindaco Alessio Spinelli - su questo versante stiamo facendo delle valutazioni più approfondite per trovare una soluzione che garantisca contemporaneamente un risparmio significativo e la regolare erogazione dei servizi ai cittadini".

Nei giorni scorsi a Monte San Savino è stato approvato un piano di risparmio energetico che prevede la riduzione di due ore al giorno dell'accensione dei lampioni, l'alternanza acceso - spento in alcune zone e lo spegnimento completo in parchi e monumenti che possono contare su sistemi autonomi.

Castiglion Fiorentino, ha adottato lo spegnimento a mezzanotte delle luci sul Castello di Montecchio e sulla Torre del Cassero, alle una invece nella piazza Garibaldi. Solo faretti illumineranno il Foro Boario e la Torre del Cassero.


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