Attualità mercoledì 02 marzo 2022 ore 19:20
La pandemia è costata all'Italia 178mila morti in eccesso
Nuovo rapporto Istat-Iss. Covid causa diretta nel 90% dei decessi. Dal Luglio 2021 l’eccesso di mortalità in Italia è ben al di sotto della media Ue
ROMA — Da inizio della pandemia di Covid nel Marzo 2020 al Gennaio 2022 l’eccesso di mortalità totale rispetto alla media registrata negli anni fra il 2015 e il 2019 è stato di 178 mila decessi, con gran parte dell’eccesso del 2021 osservato nel primo quadrimestre, quando la copertura vaccinale era ancora molto bassa. Lo afferma il settimo rapporto congiunto pubblicato dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) e dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Ma andiamo con ordine.
Dall’inizio dell’epidemia fino al 9 Febbraio scorso sono stati segnalati in Italia al sistema di sorveglianza integrato dell'Iss 10 milioni e 953.342 casi confermati di Covid-19. Di questi, il 42% - oltre 4,5 milioni di casi - sono stati diagnosticati nel solo mese di Gennaio 2022 a causa della predominanza della variante Omicron, caratterizzata da una elevatissima trasmissibilità.
Nello stesso periodo sono stati stati segnalati 145.334 decessi associati alla diagnosi di infezione da SarsCov2 e avvenuti entro il 31 gennaio 2022. Più della metà - il 53% - è avvenuto nel 2020, il 41% nel 2021e il 5,8% nel Gennaio 2022.
La campagna di vaccinazione, iniziata il 27 dicembre 2020, a partire dal Maggio 2021 ha raggiunto elevati livelli di copertura, soprattutto nelle fasce di età dai 60 anni in su.
Con il progredire della campagna di vaccinazione, la mortalità è significativamente diminuita a partire dalla 20ma settimana del 2021: l’82% circa dei decessi nel 2021 è avvenuto nel primo quadrimestre. In particolare, sì è molto ridotta la mortalità da Covid per la fascia di età dagli 80 anni in su, per la quale, a fine 2021, è stata raggiunta una copertura vaccinale con il ciclo primario pari al 95%.
Come già scritto, dall'inizio pandemia alla fine di Gennaio 2022 l’eccesso di mortalità totale, rispetto alla media 2015-2019, è stato di 178mila decessi.
Nel 2020 il totale dei decessi per il complesso delle cause è stato il più alto mai registrato nel nostro Paese dal secondo dopoguerra: 746.146 decessi, 100.526 decessi in più rispetto alla media 2015-2019 (15,6% di eccesso).
Nel 2021 il totale dei decessi per il complesso delle cause è diminuito rispetto all’anno precedente, anche se è rimasto su livelli molto alti: 709.035 decessi, 63 mila in più rispetto alla media 2015-2019 (+9,8%). Gran parte dell’eccesso del 2021 è stato osservato nel primo quadrimestre quando la copertura vaccinale era ancora molto bassa.
Rispetto al 2020, nel 2021 è stato registrato un incremento dell’eccesso di mortalità nelle regioni del Centro (+1,0%) e del Mezzogiorno (+4,8%). Il calo del numero complessivo di decessi del 2021 rispetto al 2020 è dovuto soprattutto alla diminuzione dei decessi riscontrata al Nord (-13,2%), l'area più colpita nella prima ondata della pandemia nel 2020.
Considerando le classi di età, il contributo più rilevante all’eccesso di mortalità del 2021, rispetto alla media degli anni 2015-2019, è dovuto all’incremento delle morti della popolazione con 80 anni e più che spiega il 72% dell’eccesso di mortalità complessivo; in totale sono decedute 455.170 persone di 80 anni e oltre (circa 46 mila in più rispetto alla media del quinquennio 15-19).
L’incremento della mortalità anche nella fascia di età 65-79 anni spiega un ulteriore 21% dell’eccesso di decessi; in termini assoluti l’incremento per questa classe di età, rispetto alla media degli anni 2015-2019, è di oltre 13mila decessi (per un totale di 177.937 morti nel 2021).
Malgrado si confermi che anche nel 2021 le persone di 65 anni e oltre siano quelle maggiormente colpite in termini di eccesso di mortalità, nel 2021 si osserva un grosso calo dei decessi in questa fascia di età: 37 mila in meno rispetto al 2020.
Il confronto tra ondate epidemiche di Covid in termini di eccesso di mortalità evidenzia che nell’ondata in corso l’impatto sulla mortalità è più contenuto rispetto alle ondate precedenti.
Nonostante la diffusione di nuove varianti più contagiose, durante il periodo primo Ottobre 2021 - 31 gennaio 2022 si registrano circa 250 mila decessi, 40mila in meno rispetto a 12 mesi prima, con un calo di oltre il 13%.
In un campione di 6.530 schede di morte relative a casi deceduti nel 2021 e riportati al sistema di sorveglianza integrata è stato valutato l'impatto del Covid-19 come causa iniziale, le sue complicanze e la presenza di altre concause.
Nel 90% delle casi di morte, il Covid-19 è stato riportato come causa direttamente responsabile del decesso, similmente a quanto già osservato nel 2020 (89%). Nel 90% delle schede si riscontrano come complicanze condizioni tipicamente associate al Covid, quali polmonite, insufficienza respiratoria, distress respiratorio acuto o altri sintomi respiratori.
Il Covid-19 è l’unica causa responsabile del decesso nel 23% dei casi, mentre nel 29% dei casi è presente una concausa oltre al Covid e nel 48% si riscontra più di una causa.
Analizzando il contesto europeo, nel 2021 l’andamento dell'eccesso di mortalità nell'Ue ha raggiunto un picco ad aprile (21,%), quindi è sceso al 10,6% a Maggio e ha raggiunto il minimo del 5,6% a Luglio. In autunno si è osservato un nuovo rialzo e l’eccesso di mortalità ha raggiunto il 17,7% a Ottobre e il 26,5% a Novembre 2021 (dati Eurostat).
Rispetto alla media europea, l’Italia ha registrato un eccesso di mortalità più elevato nel mese di Novembre 2020 e nel Marzo 2021.
A partire da luglio 2021 l’eccesso di mortalità nel nostro Paese è sceso ben al di sotto della media Ue.
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