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Attualità mercoledì 12 aprile 2023 ore 18:55

Difesa del suolo, aperti in Toscana cantieri per 600 milioni di euro

Servizio - La Toscana della difesa del suolo, i lavori in corso, i 23 interventi finanziati dal Pnrr

Finanziati altri 23 interventi con 60 milioni di euro del Pnrr, selezionati in base a efficacia e cantierabilità. Riguardano Firenze, Arezzo e Pistoia



TOSCANA — Cantieri per oltre 600 milioni di euro, con 60 milioni di euro provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e altri 23 interventi finanziati tra le province di Firenze, Arezzo e Pistoia: così la Toscana protegge il suo territorio, con opere di difesa del suolo dal rischio idrologico e idraulico. Le misure, strutturali e non, sono state illustrate questa mattina a Firenze dal presidente della Regione Eugenio Giani e dall'assessora all'ambiente Monia Monni.

Fra gli interventi, spiccano per portata di valore e di effetto le opere idrauliche del fiume Serchio (11milioni di euro), le casse di espansione Pizziconi e Restone nel comune di Figline e Incisa Valdarno (31 milioni), gli interventi a Marina di Cecina (11 milioni), Follonica e Pratoranieri (11 milioni).

Gli oltre 600 milioni sono ripartiti su base provinciale, e gli ulteriori 23 finanziati con fondi Pnrr sono stati destinati a territori che hanno vissuto un evento oggetto di emergenza nazionale. Altri 10 milioni derivano invece da fondi Fesr: 10 per le frane, altri 10 per opere a difesa del suolo, 10 per l’erosione costiera destinati al masterplan della Costa. Ci sono poi altri 9 milioni assegnati dal ministero per l'economia e delle finanze dedicati ai progetti del Comuni, accessibili tramite bandi così come i 30 milioni delle risorse Por-Fesr.

I 23 ulteriori interventi selezionati per essere finanziati con fondi Pnrr sono stati scelti in base all’efficacia e cantierabilità immediata. Sull’Arno è previsto un intervento da 15milioni di euro nel tratto che attraversa il centro storico di Firenze, dove verranno realizzate opere di contenimento sia strutturali - arredi come fioriere e ringhiere compatibili nel contesto storico artistico del capoluogo toscano - che temporanee, in grado rialzare gli argini in maniera mirata e garantire un livello di sicurezza in caso di alluvione. 

Gli interventi in provincia di Arezzo, ha spiegato Monni, andranno a chiudere quelli post alluvione del 2019 aggiungendo altri 16 milioni ai 23 già stanziati. A Pistoia invece sarà il Bure protagonista degli interventi: lì avverrà la realizzazione di una cassa di espansione grazie allo stanziamento di altri 14 milioni ccon cui in questo modo verrà mitigata la pericolosità dell'Ombrone.

Non solo però, perché il contesto attuale spinge ad avere un occhio di riguardo per il fattore energetico: sull'Arno, attraverso l’ammodernamento delle briglie, verrà prodotta energia pulita tramite la realizzazione di 12 turbine in area fiorentina: “Lo faremo al Girone entro fine anno - ha affermato il presidente Giani - e all’Isolotto a Settembre”. Si attende invece l'ok definitivo allo sblocco di 96 milioni per l’erosione costiera che rientrano nel Masterplan della Costa.


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