Attualità sabato 03 dicembre 2022 ore 18:55
Avis Toscana compie 50 anni, futuro in corso
L'associazione dei donatori di sangue ha celebrato mezzo secolo di attività con un evento al teatro Niccolini. In aumento i donatori dai 18 ai 25 anni
FIRENZE — Cinquant'anni di Avis Toscana, e una festa celebrata al Teatro Niccolini di Firenze con dati che nel 2022 - a fronte di un calo complessivo di soci - mostrano però un aumento dei donatori e volontari con meno di 25 anni e contano oltre 500 giovani donatori in più rispetto al 2021. L'evento nel capoluogo toscano si è svolto stamani. Il titolo: "Futuro in corso 50 anni di Avis Toscana".
E' il coordinatore regionale giovani dell'associazione Michel Ceccherini a fare il punto sui numeri: “Dal raffronto con i dati del 2021 - afferma - risulta in aumento il numero dei donatori e dei volontari under 25, oltre 500 giovani donatori in più rispetto allo scorso anno. Viene così smentito il luogo comune secondo il quale i giovani sono disinteressati alle donazioni”.
“Mentre rispetto al 2021 il totale dei nuovi soci e dei donatori risulta complessivamente in calo - aggiunge ancora Ceccherini - brilla invece la categoria tra i 18 ed i 25 anni: 5.723 donatori nel 2022 contro i 5.194 dello scorso anno”.
E aggiunge: “La donazione di sangue e di plasma è un elemento imprescindibile: dagli interventi chirurgici d’emergenza ai trapianti d’organo, dalle terapie oncologiche al supporto alle malattie degenerative fino alla produzione di emoderivati, senza l’apporto di chi dona sangue l’intero sistema sanitario andrebbe in crisi”.
I giovani sono infaticabili, e la loro consulta si è da poco riunita a Carrara. Ma gli over 25 non sono da meno. Claudia Firenze, presidente di Avis Toscana, incalza: “Donare sangue è un’azione che non ha tempo, ogni momento è il più giusto per farlo. Ricordiamo l’importanza delle donazioni periodiche, spalmate su tutto l’anno. Fondamentale - afferma - la programmazione e la stabilità delle donazioni perché c’è sempre bisogno di sangue. Un gesto di solidarietà, di consapevolezza civile, ma anche di profonda empatia umana”.
Stamani a salutare il mezzo secolo di Avis Toscana c'era una folta presenza di esponenti del mondo istituzionale, sanitario, della società civile e del volontariato. C’erano il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il presidente di Avis nazionale Gianpietro Briola, la presidente di Avis Toscana Claudia Firenze, gli assessori regionali alle politiche sociali Serena Spinelli, alla salute Simone Bezzini e a istruzione e pari opportunità Alessandra Nardini, la rettrice dell'università di Firenze Alessandra Petrucci, il presidente Cesvot Luigi Paccosi, il docente dell'università Roma 3 Tor Vergata Andrea Volterrani, il direttore Avis Donata Marangio e appunto il coordinatore della Consulta Giovani Avis Toscana Michel Ceccherini.
Ha condotto la mattinata Daniela Morozzi e poi, a suggellare l'incontro, è stata la volta dello spettacolo “La vita salva” di e con Silvia Frasson.
Dal canto suo, il presidente Giani ha annunciato di voler scrivere alle ragazze e ai ragazzi toscani che hanno compiuto 18 anni una lettera invitandoli a "un grande gesto di solidarietà, donare sangue e plasma". Sul palco della manifestazione, poi, gli assessori regionali sono stati invitati a illustrare il senso di alcune parole di solidarietà. "Volontariato" è stata quella scelta da Spinelli, "salute" è stata la parola di Bezzini, "opportunità" quella affrontata da Nardini.
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