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Attualità lunedì 29 luglio 2024 ore 15:30
Consegnato il Pegaso d'oro ai familiari delle vittime di via Georgofili
L'associazione del presidente Luigi Dainelli, ha ricevuto il più alto riconoscimento toscano a 31 anni dalla strage che cambiò la storia di Firenze
FIRENZE — Dalla notte del 27 Maggio 1993 alla consegna del Pegaso d'oro all'Associazione fra i Familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili. Dopo oltre trent'anni, con una cerimonia che ha ripercorso la drammatica strage in cui persero la vita i coniugi Fabrizio Nencioni e Angela Fiume, con le loro figlie Nadia e Caterina, e lo studente Dario Capolicchio, oltre a 38 persone ferite, il presidente della Toscana Eugenio Giani ha consegnato il riconoscimento all'associazione che mantiene la memoria di quell'evento.
"Questo è un riconoscimento che come avevamo pensato di consegnare in occasione del 31esimo anniversario della strage, a Maggio - ha detto Giani - ma tributato oggi, dà ancora di più il senso di apprezzamento e riconoscenza che proviamo nei confronti dell’Associazione fra i Familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili, guidata prima da Giovanna Maggiani Chelli e poi da Luigi Dainelli. Questa associazione è sempre stata lì, incalzante, a raccogliere documentazione ed elementi per relazionarsi in modo diretto con i magistrati, svolgendo un’azione preziosa".
"Non solo - ha aggiunto Giani - attraverso l’associazione, abbiamo potuto organizzare tanti momenti importanti di approfondimento, di studio e di cultura della memoria che, come ha detto il presidente Sergio Mattarella a Civitella Val di Chiana, è la base per costruire il futuro. Quindi, la consegna del Pegaso d’oro è un’attestazione e una testimonianza di ringraziamento per quanto fatto in questi 31 anni".
Insieme a Giani, alla consegna, c'erano anche Giuseppe Nicolosi, oggi procuratore capo della Repubblica di Prato, e Alessandro Crini, ex procuratore capo della Repubblica di Pisa, ora in pensione: entrambi hanno speso una fetta importante della loro carriera in magistratura con i colleghi Gabriele Chelazzi e Piero Luigi Vigna, a dar la caccia ad organizzatori, esecutori e mandanti delle stragi del 1993 che insanguinarono anche Firenze.
Il Pegaso d’oro, quindi, è stato consegnato proprio al presidente Dainelli che, dopo i ringraziamenti commossi alla Regione, ha voluto affidare il riconoscimento a Walter Ricoveri: abitante di via dei Georgofili, è stato tra coloro che costituirono il primo comitato di via Lambertesca, poi tra i fondatori dell’Associazione Familiari delle vittime della strage insieme a Giovanna Maggiani Chelli ed è sempre stato presente a tutti i processi. Da quella notte di 31 anni fa, quando si salvò insieme alla madre anziana dall’esplosione, non ha mai smesso di impegnarsi e lavorare per chiedere e avere verità e giustizia.
Alla cerimonia c'erano anche Teresa Fiume, sorella di Angela, Patrizia Nencioni, sorella di Fabrizio e moglie di Luigi Dainelli, e Daniele Mosca e Paolo Lombardi, gli altri abitanti di via dei Georgofili che insieme a Ricoveri sono sopravvissuti all’esplosione. Con loro, Roberto Ciappi, sindaco di San Casciano dove viveva la famiglia Nencioni.
"Abbiamo ricordato anche come la Procura di Firenze con le sue indagini non solo ha fatto un lavoro prezioso che ha riallineato tutti i tasselli portando a 15 ergastoli e alla punizione quantomeno degli esecutori materiali, ma addirittura è arrivata a capire che chi aveva perpetrato la strage dei Georgofili era lo stesso responsabile della strage di via d’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta - ha concluso Giani - una pista talmente vera che sarà confermata nel 2008 dal pentito Gaspare Spatuzza".
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