Covid e movida, Rossi chiede più controlli

Il governatore della Toscana lancia un nuovo appello al governo: "Senza il controllo delle forze dell'ordine c'è il rischio che sia tutto inutile"

FIRENZE — Dopo la decisione del governo di chiudere le discoteche e le sale da ballo fino al 7 settembre e l'introduzione dell'obbligo di indossare le mascherine filtranti dalle 18 alle 6 di mattina anche all'aperto nei luoghi dove c'è il rischio assembramento, come i ritrovi della movida, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi su Facebook lancia un appello al governo e al ministro degli interni Luciana Lamorgese affinché siano intensificati i controlli delle forze dell'ordine per fa sì che le nuove misure restrittive vengano rispettate in vista del ritorno dei ragazzi a scuola. L'ordinanza del governo è stata resa necessaria anche alla luce dell'andamento dei contagi nel contesto europeo.

"Con qualche ritardo - si legge nel post del presidente della Toscana - , ma la decisione di chiudere le discoteche a livello nazionale, come anch’io avevo chiesto, e di mettere l’obbligo della mascherina, che da noi in Toscana senza limiti temporali era già introdotto, è stata giustamente presa".

"La prima preoccupazione deve essere la ripresa dell’anno scolastico per evitare quella “catastrofe generazionale” di cui parla l’ONU. Tutte le misure e i provvedimenti che verranno presi, con i possibili conseguenti sacrifici, dovranno essere finalizzati a consentire ai nostri ragazzi di tornare a scuola".

"Ma se non ci saranno i controlli da parte delle forze dell’ordine c’è il rischio che tutto resti a livello di buone intenzioni. Io rivolgo un appello al governo e al ministro degli interni affinché garantiscano che i loro stessi provvedimenti siano rispettati".

"Salvini dichiara invece che è “una follia che il governo se la prenda con i ragazzi che escono e che si vogliono divertire”.
Impossibile commentare in modo civile", conclude Rossi su Facebook.

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