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Politica mercoledì 30 settembre 2020 ore 18:15

Giunta Giani, la quarta donna in arrivo dalla costa

Dopo le conferme di Nardini, Monni e Spinelli, per il quarto posto si profila l'accordo su un nome della costa livornese legato a Iv. Il toto-deleghe



FIRENZE — Eugenio Giani, neo eletto presidente della Regione Toscana, assediato dai giornalisti che gli chiedevano lumi sulla nuova giunta, oggi ha dichiarato che non dirà una parola fino alla proclamazione degli eletti da parte della Corte di Appello. Tuttavia il toto-assessori (4 donne e 4 uomini) continua ad impazzare.

Due nuovi nomi sono in arrivo direttamente dalla costa livornese. Si tratta di Delia Del Carlo, avvocato, vicesindaco di San Vincenzo, e di Antonella Panza di Livorno, da trent’anni nella pubblica amministrazione e autrice del libro La rivolta delle brave bambine. Una scelta che risolverebbe a Giani il problema della rappresentanza della provincia di Livorno e lo toglierebbe dall'imbarazzo di altre scelte in area fiorentina (fra i nomi più ricorrenti la segretaria toscana della Cgil Dalida Angelini, la filosofa Francesca Campana Comparini, moglie dell'imprenditore Marco Carrai, l'attuale vicesindaca di Firenze Cristina Giachi, l'unica delle tre a essere stata eletta in Consiglio regionale).

Con una donna della costa indicata da Italia Viva quindi Giani avrebbe chiuso il poker di donne. Il neo presidente ha infatti già confermato Monia Monni (che tornerebbe ad occuparsi di ambiente come già fatto da assessora comunale a Campi Bisenzio dal 2004 al 2008); la giovane pisana Alessandra Nardini, regina delle preferenze in Toscana, molto stimata da Orlando e Zingaretti e sempre più data per certa alla vicepresidenza della giunta regionale; la fiesolana Serena Spinelli, capolista a Firenze di Sinistra Civica Ecologista, alla quale potrebbero andare le deleghe al turismo e alla comunicazione e non, come era trapelato inizialmente, alla cultura e allo sport che invece il presidente Giani terrebbe per sè.

Stefano Ciuoffo, sostenuto dal ministro Dario Franceschini, da Luca Lotti e da Antonello Giacomelli, unico riconfermato della giunta Rossi, lascerebbe quindi la delega al turismo che ha gestito negli ultimi 5 anni per quella ai trasporti e alle infrastrutture oppure per quella al bilancio o altre deleghe ancora.

Per i tre posti maschili rimasti in giunta, il Pd senese rivendica con forza un ruolo politico che manca al partito della città del Palio da sette anni, da quando Luca Ceccobao fu sostituito dall'allora governatore Enrico Rossi: quindi il consigliere uscente appena rieletto Simone Bezzini potrebbe prendere il posto di Marco Remaschi all'agricoltura.

Leonardo Marras, come già scritto, dovrebbe ricevere la delega 'pesantissima' della sanità ma restano ancora in ballo, per questo settore, i  nomi dei tecnici Renzo Berti (direttore del dipartimento di prevenzione dell'Asl Toscana Centro) e Federico Gelli (medico pisano, presidente del Cesvot e responsabile Sanità del Pd durante la segreteria Renzi).

Stefano Baccelli, consigliere regionale uscente ed ex presidente della provincia di Lucca, da sempre sponsorizzatissimo dal senatore Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato, completerebbe il poker maschile della giunta Giani occupandosi probabilmente di Governo del Territorio e Paesaggio

Altri ex componenti della giunta e del consiglio del Palazzo del Pegaso potrebbero essere nominati 'consiglieri del presidente' dallo stesso Giani, come fece cinque anni fa Rossi con Gianfranco Simoncini.

Per quanto riguarda invece incarichi e ruoli all'interno del Consiglio Regionale, a partire dalle presidenze delle commissioni, la questione è puramente politica e nelle mani del Pd, il partito di maggioranza. Per il ruolo di capogruppo dei dem si parla di Antonio Mazzeo, rieletto a Pisa. Per il resto, la direzione regionale e la segretaria regionale Simona Bonafè dovranno tenere conto anche dei territori rimasti senza rappresentanza all'interno della giunta Giani. In primo luogo Arezzo dove in lizza ci sono Vincenzo Ceccarelli (assessore a trasporti e infrastrutture con Rossi e campione di preferenze) e Lucia de Robertis (vicepresidente uscente del Consiglio). Ma anche Giacomo Bugliani di Massa, consigliere regionale rieletto sostenuto da un comparto economico forte come il lapideo, e Federica Fratoni di Pistoia (ex assessore regionale all'ambiente) che potrebbe essere la prima donna in Toscana a sedere nello scranno più alto nell'aula del Palazzo del Pegaso.


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