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Attualità martedì 29 agosto 2023 ore 19:10

Ibrido e high tech, ecco il nuovo blocco operatorio

L'inaugurazione del nuovo blocco operatorio
Il presidente Giani al taglio del nastro per il nuovo blocco operatorio

La struttura di ultima generazione è un salto nel futuro: ospita tre sale ed è stata realizzata con un investimento di circa 4 milioni di euro



FIRENZE — Tre sale ad alta tecnologia, due delle quali operatorie e una recovery room, per un salto nel futuro high tech: è il nuovo blocco operatorio realizzato con un investimento di quasi 4 milioni di euro nel Padiglione Vespuci dell’ospedale Nuovo San Giovanni di Dio a Torregalli, terra di confine tra Firenze e Scandicci. Stamani l’inaugurazione della struttura che vanta un’area ipertecnologica con una sala operatoria ibrida multidisciplinare di ultima generazione, una ulteriore sala operatoria con caratteristiche tecnologiche altrettanto elevate e una recovery room di recupero e osservazione post-operatorio con 4 posti letto a carattere intensivo.

Negli spazi del Padiglione una sala è stata ristrutturata, mentre due sono state create ex novo. La sala ibrida sarà destinata prevalentemente agli interventi di chirurgia vascolare, ma le due nuove sale saranno utilizzate a livello multidisciplinare da molte specialità chirurgiche, anche dalla radiologia interventistica, e comunque per tutti quegli interventi più complessi che prevedono l’impiego di équipe multidisciplinari e che potrebbero avere necessità del supporto di immagini intraoperatorie ad alta definizione come per pazienti politraumatizzati, di quelli candidati a chirurgia spinale o di quelli da sottoporre a interventi di chirurgia generale/uro-ginecologici.

Interventi delicati come il trattamento degli aneurismi complessi toracoaddominali saranno eseguiti anch'essi nella sala ibrida dotata di un sistema radiologico mutifunzionale con un altissimo livello di sterilità (Iso5), atto a garantire la sicurezza di tutti gli interventi, in particolare quelli di chirurgia vascolare e protesici, per limitare il rischio infezione correlato alla qualità dell’aria.

L'inaugurazione del nuovo blocco operatorio

L'inaugurazione del nuovo blocco operatorio

Questi strumenti all’avanguardia possono supportare l’attività chirurgica con apparecchiature radiografiche di ultima generazione come la angio-Tc e la TC, che durante gli interventi, soprattutto quelli di angiologia, permettono la visualizzazione sui monitor in 3D e sono fondamentali nel trattare i pazienti in chirurgia d’urgenza consentendo di avvicendare attorno al paziente équipe chirurgico vascolari radiologiche chirurgico generali e ortopediche senza dover spostare il paziente. 

Tutti dispositivi che attraverso pratiche operatorie mini invasive e l’ausilio di imaging di alta qualità, possono consentire cure sempre più appropriate per i cittadini, grazie a un ambiente in cui la diagnostica per immagini e gli interventi operatori dialogano insieme.

L’inaugurazione

E stamani l’inaugurazione è stata in grande spolvero, alla presenza del presidente della Regione Eugenio Giani e dell’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini con il direttore della Asl Toscana centro Paolo Morello Marchese, insieme al consigliere regionale Fausto Merlotti, ai sindaci di Scandicci Sandro Fallani, di Lastra a Signa Angela Bagni e di Signa Giampiero Fossi, al Presidente del Q4 Mirko Dormentoni, al direttore Società della Salute zona Firenze Marco Nerattini.

Tra i tanti medici, operatori sanitari e direttori di dipartimento della Asl Toscana centro presenti c’erano il direttore di presidio Simone Naldini, il direttore dipartimento Specialistiche Chirurgiche Stefano Michelagnoli e l’architetto Francesco Napolitano come direttore Area Tecnica zona Firenze.

L'inaugurazione del nuovo blocco operatorio

L'inaugurazione del nuovo blocco operatorio

“Una struttura del genere non esiste neppure a Careggi - ha sottolineato Giani - a dimostrazione della volontà di valorizzare il San Giovanni di Dio. Entro un anno – ha aggiunto - vorremmo inoltre mettere la prima pietra per la costruzione del Pronto Soccorso, uno dei punti deboli di Torregalli. Un ulteriore intervento da 35 milioni di euro che permetterà di dotare questo ospedale di una struttura degna del livello di importanza che sta assumendo”.

“Questo ospedale ha storicamente una vocazione chirurgica. L’inaugurazione di questo nuovo blocco operatorio - ha affermato Bezzini - rinnova questa vocazione, grazie a tecnologie molto più avanzate e all’avanguardia a livello sia nazionale che internazionale. Rinnovamento che riguarda anche l’applicazione di modelli organizzativi multidisciplinari e multiprofessionali, in grado di aumentare il valore aggiunto delle prestazioni chirurgiche che saranno erogate”.

“Gli ospedali hanno bisogno di grande tecnologia, la professionalità deve essere sempre al top - ha sottolineato Morello Marchese, oggi nell’ultima iniziativa pubblica da direttore della Asl Toscana centro - In un sistema di rete in cui la presa in carico del paziente non deve mancare mai, i chirurghi sono tra i primi che si sono messi subito in gioco e questo ha determinato dentro il nostro sistema un grande lavoro fra equipe per interventi altamente complessi. Quello di oggi è veramente un esempio di altissimo profilo”.

“Si aumentano gli spazi operativi e quindi anche la capacità produttiva – dichiara Stefano Michelagnoli, direttore del Dipartimento delle Specialistiche Chirurgiche - ma il miglioramento è anche qualitativo in quanto le sale così allestite consentono di fare interventi più complessi in maggior sicurezza. La sala ibrida contiene macchinari ad alta tecnologia, un apparecchio angiografico di ultima generazione in grado di eseguire anche accertamenti TAC in corso di intervento e di consentire la navigazione virtuale all'interno delle arterie con tecnologia di imaging e ricostruzione virtuale tridimensionale, che sta diventando una necessità inderogabile per assicurare trattamenti chirurgici all'avanguardia”.

Il progetto

Redatto dall’Ufficio Tecnico Aziendale nel Settembre del 2017 e data la sua complessità, per il progetto fu individuato il percorso dell’appalto misto che nel 2018 fu aggiudicato da una Rti, Trumpf Med Italia srl e ARCO Lavori, per un importo di 3.761.840,25 euro.

La delibera del direttore generale che approvava il progetto esecutivo dell’appaltatore, la nomina dello staff tecnico per l’esecuzione e l’autorizzazione alla consegna dei lavori, è del 2019.

Dopo rallentamenti e sospensioni, solo dal Febbraio 2021, con il miglioramento della situazione pandemica, è stata possibile la ripresa dei lavori che si sono conclusi nel Giugno di quest’anno dopo un significativo aggiornamento del progetto. In fase conclusiva sono anche le prove finali di collaudo, nelle sale dove dai primi di Settembre sarà iniziata la formazione operativa. 


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