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Attualità sabato 27 agosto 2016 ore 11:03

L'esercito di volontari delle Misericordie toscane

Il contingente di 254 persone intervenuti nelle zone colpite dal sisma è il più numeroso tra quelli inviati dalle Misericordie di tutta Italia



FIRENZE — Resteranno ancora là, nelle aree devastate dal terremoto che secondo l'ultimo dato ha mietuto 284 vittime, i 254 volontari delle Misericordie partiti da tutta la Toscana. Dal giorno della scossa più forte, quella delle 3.36 del 24 agosto, sono partiti 71 mezzi tra ambulanze, fuoristrada, gruppi elettrogeni e punti luce. Si tratta, spiega la Federazione regionale delle Misericordie toscane, del contingente più numeroso tra i confratelli delle Misericordie di tutta Italia che si sono mobilitate. 

Al momento sono ancora in piena attività i soccorritori delle unità cinofile. Saranno loro i primi a rientrare quando le ricerche delle persone che ancora sono disperse saranno sospese. Gli altri resteranno sul campo per una settimana, prima di ricevere il cambio. La presenza dei volontari sarà poi ricalibrata sulla base delle esigenze nei luoghi colpiti dal sisma. 

Alcuni di loro sono inquadrati nella colonna nazionale delle Misericordie, che ha allestito e gestisce direttamente un campo di accoglienza per gli sfollati a Sant’Angelo di Amatrice. Gli altri fanno parte della colonna della protezione civile della Toscana e, assieme alle altre associazioni di volontariato regionali, operano nei campi di Musicchio e Cornillo Nuovo, sempre nel comune di Amatrice.

“La generosità dei toscani è davvero tanta e in queste ore continuiamo a ricevere offerte di aiuti, in particolare cibo e vestiario. A tutti diciamo che in questo momento non è il caso di inviare questo tipo di materiali, tantomeno di mettersi in viaggio autonomamente per portarli sul posto, visti anche i gravi problemi nei collegamenti con le zone colpite. Cibo e vestiario al momento non mancano. Nei prossimi giorni e settimane vedremo di cosa ci sarà bisogno e lo comunicheremo", spiega il presidente della Federazione regionale delle Misericordie toscane, Alberto Corsinovi. “Chi vuole offrire la propria solidarietà – continua Corsinovi - al momento è meglio che lo faccia in denaro"


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