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Attualità giovedì 14 febbraio 2019 ore 06:00
Sì del Consiglio al potenziamento degli aeroporti
Aeroporti, il sì del Consiglio regionale al potenziamento del sistema toscano e allo stanziamento delle risorse già previste per il ‘Vespucci’
FIRENZE — Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza una mozione presentata
da Forza Italia, primo firmatario ilvicepresidente dell’Assemblea
toscana, Marco Stella, per il “potenziamento del sistema aeroportuale
toscano”. La mozione è stata approvata con il voto favorevole del
Partito democratico e dei gruppi dell’opposizione di centrodestra, Lega e
Forza Italia. Contrari Movimento 5 stelle, Sì-Toscana a sinistra e
gruppo misto-Tpt e la consigliera Serena Spinelli per il gruppo di
maggioranza Art.1-Mdp.
La mozione, che ha accolto un emendamento del Partito democratico,
impegna la Giunta regionale a mettere in atto tutte le procedure
necessarie affinché “il Governo sostenga l’opera di ampliamento e
ammodernamento dell’Aeroporto Vespucci di Firenze” e vengano stanziate
“le risorse necessarie al completamento dell’opera così come previsto
dai protocolli firmati dai precedenti governi”; a proseguire “il
potenziamento del sistema aeroportuale toscano nel suo complesso,
contemperando la necessità di consolidare il ruolo del Galilei di Pisa,
cui è attribuita una vocazione intercontinentale e di snodo centrale del
turismo costiero”; ad attivarsi nei confronti del Governo, infine, “per
mettere in campo tutti gli interventi necessari a potenziare e
velocizzare i collegamenti ferroviari tra Pisa e Firenze”.
L’emendamento, presentato dal Pd e accolto dai firmatari, ricorda
l’approvazione della risoluzione del novembre 2018, che presentava una
variante al Piano di indirizzo territoriale e autorizzava il presidente
Enrico Rossi, ad esprimere parere favorevole, in Conferenza dei servizi,
all’approvazione del masterplan del Vespucci; l’emendamento rivendica
l’effetto di quella risoluzione, “solo grazie all’approvazione” della
quale “è stato possibile procedere” al definitivo progetto di
ampliamento e ammodernamento dell’aeroporto “e quindi consentire lo
sviluppo integrato del sistema aeroportuale toscano”.
L’Aula ha approvato, con il voto favorevole di Pd, Art.1-Mdp, M5s,
Sì-Toscana a sinistra e gruppo misto-Tpt e con l’astensione di Lega e
Forza Italia, una mozione presentata da Sì-Toscana a sinistra, sulla
realizzazione del nuovo ponte sull’Arno nel territorio di Signa, per il
collegamento tra la strada regionale 66 e la strada di grande
comunicazione Firenze-Pisa-Livorno, opera “influenzata dalla
realizzazione del Masterplan dell’aeroporto Vespucci”, e sul rispetto
della legge regionale sulla partecipazione. La mozione impegna la Giunta
regionale a “rivedere la deliberazione del 21 dicembre 2018”, con la
quale, si legge nel testo della mozione, prevedeva una soluzione
progettuale per il nuovo ponte senza interferenze con le aree
interessate dal masterplan dell’aeroporto. I contenuti della delibera
sono ritenuti, si legge nella mozione, “lesivi” della legge regionale
sulla partecipazione. La Giunta viene impegnata anche a relazionare
quanto prima in Consiglio regionale “sullo stato della situazione”. La
mozione, su sollecitazione del gruppo Pd, impegna inoltre la Giunta “a
considerare comunque prioritaria la realizzazione del ponte, in questa
situazione di particolare urgenza, anche in assenza di percorsi
partecipativi”.
Marco Stella ha salutato i recenti sviluppi “con il via libera della
conferenza dei servizi all’infrastruttura più importante del nostro
territorio, l’aeroporto di Firenze”, ha ringraziato “tutti gli attori
che si sono battuti in questi anni”, dalla Regione a Matteo Renzi, “che
quando è diventato sindaco di Firenze ha dato una svolta efficace”, alle
forze politiche “che da sempre si sono battute per lo sviluppo dello
scalo di Firenze”. Stella ha manifestato preoccupazione “per la
lungimirante idea dell’attuale ministro delle infrastrutture, che
rispetto ad accordi già sottoscritti e a finanziamenti già stanziati per
150milioni di euro, ha deciso di rimettere in discussione i
finanziamenti. Quei soldi – ha affermato Stella – non possono essere
rimessi in discussione, devono arrivare al nostro territorio”.
Il capogruppo Tommaso Fattori ha annunciato il voto contrario sulla
mozione di Forza Italia e ha illustrato la mozione presentata da
Sì-Toscana a sinistra: “Ora la realizzazione del ponte di Signa è a
rischio e la legge regionale sulla partecipazione, che non è una legge
di serie B, non è stata rispettata. Per permettere a tutti i costi la
realizzazione di un’opera sbagliata, l’aeroporto, si pregiudica un’opera
importante, necessaria, voluta da tutta la cittadinanza. Si fa strame
di leggi e procedure, si aggirano le regole europee, tutto per mettere a
forza il nuovo aeroporto dove non dovrebbe stare”.
Il presidente della commissione Ambiente, Stefano Baccelli, ha
ricordato la posizione del Partito democratico: “Rivendichiamo la scelta
politica di una governance unica per il sistema aeroportuale integrato
di Pisa e Firenze, due infrastrutture che devono operare in modo
complementare. Quando si parla di sviluppo sostenibile, noi intendiamo
certo la sostenibilità ambientale, ma anche quella economica e sociale,
per migliorare la qualità della vita dei cittadini, rendere le imprese
competitive, i territori attrattivi”.
Monia Monni (Pd) ha rimarcato la priorità della realizzazione del
nuovo ponte sull’Arno a Signa: “La popolazione di quel territorio ce lo
chiede da anni e in maniera esasperata”. Ha osservato che “probabilmente
il cambio di progetto lo rende realizzabile, con una possibile
riduzione di circa della metà dei costi previsti: da 70 a circa 35
milioni di euro”.
Dal Movimento 5 stelle giunge l’appoggio alla mozione di Sì-Toscana a
sinistra, perché “la legge sulla partecipazione è stata violata e si è
entrati a gamba tesa su un dibattito in corso”, come ha dichiarato
Gabriele Bianchi, e perché “il nuovo ponte sposterà il traffico dal
centro cittadino e auspichiamo che la popolazione di Signa possa averlo
presto”, come ha spiegato Giacomo Giannarelli. Voto contrario, invece,
sulla mozione di Forza Italia: “Il nostro voto sarebbe favorevole – ha
detto Giannarelli –, se il sistema aeroportuale toscano di cui si parla
interessasse tutti i piccoli aeroporti e favorisse i collegamenti tra i
territori. Penso a l’isola d’Elba, a Grosseto, a Sovicille, al Cinquale.
Qui invece si parla solo di Firenze e Pisa e in questo caso, il nostro
indirizzo politico è che l’aeroporto di Firenze deve essere adeguato e
riqualificato come city airport. Accanto a questo, serve il
potenziamento del collegamento ferroviario con Pisa”.
“Finalmente è stato messo un punto su una vicenda lunghissima come
quella dell’aeroporto di Firenze, sul quale le scelte di continuità
degli atti devono essere mantenute: ora non resta che dare corso agli
atti già approvati”, ha osservato il capogruppo del Partito democratico,
Leonardo Marras.
Voto contrario sulla mozione per il sistema aeroportuale da Serena
Spinelli (Art.1-Mdp), che ha confermato la posizione già espressa
pubblicamente in questi giorni, “per le tante cose che non condivido,
anche sulla programmazione di quest’opera”. Sostegno alla mozione di
Sì-Toscana a sinistra: “Quei territori vogliono la realizzazione
dell’opera, mentre il suo spostamento per la nuova pista dell’aeroporto
viene vissuto con timore e forte preoccupazione”.
Dal consigliere Paolo Bambagioni (Pd), che di Signa è stato sindaco,
l’ammonimento riguardo “alla comunità di quella parte della piana, per
la quale un secondo ponte è necessario” e alle prescrizioni per
l’aeroporto fiorentino, che “un colpo di fortuna per quel territorio,
perché ci portano a riprendere la vecchia ipotesi di collegamento che
costa 20-25milioni rispetto ai 250milioni che sarebbero serviti per la
bretella”.
In merito alla legge regionale sulla partecipazione, Elisabetta
Meucci (Pd) ha ricordato che “il concetto di partecipazione è ormai
inglobato” nelle procedure per la realizzazione delle opere, e “semmai
il problema è quello del dibattito pubblico”, anche se “sull’aeroporto
di Firenze la Regione ha organizzato nel 2012 tre giorni di confronto in
cui parteciparono tutti i soggetti, compresi componenti della società
civile, e quel confronto dette risultati che entrarono a far parte delle
modifiche apportate al progetto”.
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