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Attualità venerdì 08 luglio 2022 ore 19:35

Siccità, ecco quali zone sono a rischio in Toscana

La situazione più critica per il fiume Serchio, resistono gli invasi di Bilancino e Montedoglio. Infografica dettaglia per zona sul rischio idrico



FIRENZE — Le perturbazioni che hanno interessato la Toscana non hanno comportato variazioni per quanto riguarda le scorte idriche, il presidente della Regione Toscana ha fatto il punto sulla portata dei fiumi e sul rischio approvvigionamenti.

Entro la prossima settimana la valutazione per la richiesta dello stato di emergenza nazionale, è l’elemento centrale della prima riunione tenuta oggi pomeriggio a Palazzo Strozzi Sacrati, della cabina di regia sulla siccità in Toscana e alla quale hanno preso parte, insieme al presidente Eugenio Giani e all’assessora all’ambiente Monia Monni, i rappresentanti di strutture tecniche regionali, Autorità idrica, EAUT, le Autorità di bacino, servizio prevenzione Asl, Arpat e Lamma.

Nel corso della riunione i rappresentanti dei vari soggetti hanno illustrato le varie situazioni, partendo dalle criticità maggiori che al momento si concentrano nel lago di Massaciuccoli, nell’area costiera della Maremma, nel bacino del Serchio e in Val di Chiana.

Dalla cabina di regia è emerso che ad oggi l’invaso del Bilancino rilascia ogni giorno 120mila metri cubi di acqua, Montedoglio circa 500mila. La situazione più critica al momento è quella del fiume Serchio che ha una portata di 3 metri cubi al secondo mai registrato un dato così basso dagli anni '90.

Qui sotto la tabella del rischio idrico

La Regione Toscana ha diramato una grafica che evidenzia i Comuni che presentano vari livelli di criticità da lieve a grave mentre i territori in bianco non presentano al momento particolari problemi. Quelli contrassegnati hanno adottato ordinanze di limitazione per l’utilizzo dell’acqua.

“La cabina di regia di oggi - ha spiegato il presidente Giani - ha avuto lo scopo di fare un quadro completo della situazione in Toscana per quanto riguarda l’emergenza idrica. Le previsioni meteo da qui a metà agosto purtroppo non sono confortanti e abbiamo chiesto a tutti i soggetti intervenuti di elaborare al più presto una valutazione per poter procedere in tempi rapidi alla richiesta dello stato di emergenza nazionale. Non possiamo più attendere, ci sono aree della Toscana in grave sofferenza e occorre agire immediatamente per salvaguardare sia l’attività agricola che per mettere a disposizione acqua per uso civile”.

“Stiamo affrontando la peggior siccità degli ultimi 100 anni – ha aggiunto l’assessora Monni -. Ci aspettano decisioni importanti per fronteggiarla. Entro la prossima settimana attendiamo da tutti i soggetti coinvolti l’elenco delle opere da finanziare entro i prossimi 60 giorni per essere inserite nella richiesta di emergenza nazionale. Inoltre a breve invieremo una lettera a tutti i Comuni che si trovano nelle aree più critiche e che ancora non hanno emesso ordinanze per limitare gli usi di acqua. In alcune zone abbiamo già messo a disposizione autobotti e non escludiamo ulteriori limitazioni per determinati utilizzi”.


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