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Attualità mercoledì 04 novembre 2020 ore 19:45

Toscana con il fiato sospeso ma non è in zona critica

La nostra regione dovrebbe essere inserita nelle aree dell'Italia a minor rischio per l'epidemia di Covid. Il Dpcm in vigore da venerdì 6 Novembre



FIRENZE — Slitta di un giorno l'entrata in vigore del nuovo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte e alle 20 del giorno stesso non è ancora stata stilata la lista delle regioni italiane che rientrano nelle varie fasce di rischio Covid ma molto probabilmente la Toscana sarà in quella gialla, quella a minor criticità per quanto riguarda l'epidemia vedi articoli correlati). Per saperlo con esattezza però bisogna attendere i dati dell'Istituto superiore di sanità, visto che uno dei parametri è quello dell'indice di contagiosità, l'Rt.

Con il nuovo Dpcm l'Italia è divisa in tre fasce: gialla (minor criticità), arancione (elevata criticità) e rossa (massima criticità). L'area gialla sostituisce la verde, che era stata utilizzata fino a poche ore fa. 

Tutte le nuove misure previste dall’ultimo Dpcm - quelle riservate alle aree gialle, arancioni e rosse - saranno in vigore a partire da venerdì 6 Novembre, non come era stato annunciato precedentemente.

La collocazione delle regioni nelle varie fasce sarà decisa dal ministro della Salute, sentiti i governatori, sulla base di 21 parametri. Tra questi l'indice Rt, il numero dei casi sintomatici, i ricoveri, i casi nelle Rsa, la percentuale di tamponi positivi, il tempo medio tra sintomi e diagnosi, il numero di nuovi focolai, l’occupazione dei posti letto sulla base dell’effettiva disponibilità.

La Toscana, che nello scorso monitoraggio aveva l'Rt a 1,41 rientrerebbe nella fascia del rischio moderato che raggruppa le zone con Rt -1,5. Il livello superiore, quello della fascia arancione elevata gravità e livello di rischio alto comprende le zone con Rt +1,5. Quindi la linea che divide la fascia verde e quella arancione è sottilissima, almeno per la Toscana.

Ma vediamo cosa cambierebbe sia per quanto riguarda la mobilità che le chiusure.

Ipotesi fascia gialla, quella a minor criticità

Qui varranno le regole nazionali del Dpcm:

- Coprifuoco dalle 22 alle 5. Ci si può muovere solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità ovvero per motivi di salute

- Non è previsto uno stop generale alle mobilità tra le Regioni: il divieto di ingresso e uscita vale solo per le Regioni in zona arancione e rossa. Viene fortemente raccomandato di limitare i movimenti alle attività essenziali (lavoro, studio, salute, emergenze)

- i negozi restano aperti, idem parrucchieri, barbieri, estetisti

- restano chiusi ancora parchi tematici, cinema, teatri, sale e corner scommesse, musei e le mostre.

- sospese tutte le crociere con navi battenti bandiera italiana.

- le superiori passano al 100% alla didattica a distanza

- per medie ed elementari resta la didattica in presenza ma con obbligo di mascherina

- sono sospese le prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari

- i centri commerciali sono chiusi nel weekend eccetto alimentari, farmacie, tabacchi ed edicole

- per bar e ristoranti resta l'apertura fino alle 18, consegna a domicilio consentito, asporto possibile fino alle 22

- il trasporto viene ridotto ad una capacità del 50%

Ipotesi fascia arancione, elevata gravità:

- vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori posti in zona arancione salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o per motivi di salute.

- vietato spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune.

- sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, la ristorazione con asporto fino alle 22, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.


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