Attualità venerdì 22 settembre 2023 ore 09:20
Tumori, prevenzione sotto casa con l'unità mobile
Cresce la flotta di unità mobili dell'Ispro, istituto regionale per la rete oncologica, per garantire un numero maggiore di screening mammografici
FIRENZE — Aumenta la flotta di unità mobili che l’Ispro, l’istituto regionale per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica - un unicuum a livello nazionale per il ruolo che gioca a tutto campo contro i tumori – utilizza sul territorio della città metropolitana fiorentina per gli screening mammografici. Alla Misericordia di Quinto, nel comune di Sesto Fiorentino, è stata infatti presentata l’ultima arrivata, l’ammiraglia di quattro mezzi. E presto ne arriveranno anche altri.
Delle quattro unità mobili una rimarrà alla Misericordia di Quinto in via Gramsci fino a fine anno – salvo il fine settimana del 23 e 24 settembre quanto si sposterà in piazza della Repubblica a Firenze per “Corri la vita” – per poi trasferirsi a Campi Bisenzio, un’altra nel quartiere Isolotto a Firenze, una terza a Scarperia e di seguito a Bagno a Ripoli fino a febbraio 2024, la quarta nel comune di Vicchio. A queste si aggiungono due sedi fisse, a Firenze, dove sono attivi altri cinque mammografi.
Spesso per vincere un tumore, ricordano all’Ispro, basta saperlo prendere in contropiede. E’ l’importanza della prevenzione, sottolineata più volte su pannelli e depliant. Una forza che sta nei numeri – nel 2022 sono state effettuate nell’area fiorentina, Empoli escluso, oltre 43mila mammografie, con trecento donne poi trattate per la presenza di un tumore – e nelle scelte, visto che in Toscana sono invitate a sottoporsi a controlli non solo le donne tra 50 e 69 anni, come da indicazioni nazionali, ma tutte quelle tra 45 e 74: solo nel comune di Sesto Fiorentino nell’ultimo anno 10.500, tra cui hanno aderito in 6200, con quattrocento richieste di approfondimenti e trenta poi prese in carico dalle rispettive strutture ospedalierie per il trattamento terapeutico.
“Promuovere e sostenere la prevenzione oncologica - afferma il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani - è un dovere, al quale è chiamato ogni servizio sanitario regionale , ma che in Regione Toscana sentiamo particolarmente, come dimostrano i dati che ci hanno posto fra le regioni più resilienti nella erogazione degli screening, a seguito del periodo pandemico”.
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