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Attualità giovedì 18 luglio 2024 ore 17:50
Gli scavi portano alla luce i resti della Pieve
Dell'edificio, risalente all'11esimo secolo, non si avevano più notizie dalla fine del '400. Scoperta anche un’ampia area cimiteriale
GALLICANO — Dagli scavi archeologici a Gallicano affiorano i resti della Pieve San Cassiano.
La scoperta è avvenuta durante la prima campagna di scavo del Gallicano project, che vede impegnati gli archeologi della divisione di paleopatologia dell'Università di Pisa. Dell'edificio, risalente all'11esimo secolo non si avevano più notizie documentali dalla fine del '400.
Avviato il 15 giugno Scorso, il progetto ha permesso di riportare alla luce anche un’ampia area cimiteriale annessa alla Pieve, con sepolture che coprono un arco temporale che va dall’alto Medioevo al 13esimo secolo. Il prossimo step sarà quello di analizzare i resti scheletrici, che consentiranno di scoprire di più sulla dieta, le malattie e le abitudini di vita della popolazione locale nel corso dei secoli e quindi di ricostruirne la storia demografica e sanitaria.
"La Pieve di Gallicano era a capo di un vasto territorio che corrispondeva alla porzione apuana della val di Serchio, nella bassa Garfagnana, e aveva ben 23 enti religiosi alle sue dipendenze - spiega il professor Antonio Fornaciari - Grazie agli scavi condotti fino ad oggi, sappiamo che la chiesa, nella sua fase romanica era larga 18 metri e lunga circa 23, dotata di un'abside e di tre navate intervallate da due file di quattro colonne".
"Lo scavo - prosegue Fornaciari - ha permesso inoltre di individuare i resti di un edificio anteriore all’XI secolo, intorno al quale si dispongono alcune sepolture a cassa litica e a fossa semplice. Si tratta, con ogni probabilità, della pieve altomedievale che venne distrutta e inglobata nella più grande fabbrica 'romanica' nel corso dell’XI secolo".
“I risultati ottenuti in queste prima quattro settimane – conclude il direttore degli scavi – non sarebbero stati possibili senza la disponibilità dei proprietari dei terreni, Giovanna Verciani, Luigi Guazzelli e Sabrina Poli, che hanno aderito con entusiasmo al progetto archeologico, e la collaborazione di tutta la comunità di Gallicano. In particolare, di Fabrizio Riva, Sauro Simonini e Alvaro Simonini che, assieme ad altri abitanti, ci hanno aiutato nell’organizzazione del cantiere. A tutti loro vanno i nostri più sentiti ringraziamenti, così come un grande ringraziamento va alla sezione di Gallicano dell’Istituto Storico Lucchese ed al Comune di Gallicano”.
Agli scavi, guidati da Letizia Cavallini, Rossella Megaro, Francesco Coschino ed Alan Farnocchia, hanno preso parte alcuni studenti del corso triennale in Scienze dei Beni Culturali, della Laurea Magistrale in Archeologia e della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università di Pisa: Alessio Andreazzoli, Alessia Bonfanti, Roberta Callipari, Pietro Franci, Maria Laura Genchi, Lucrezia Migotto, Letizia Pellicci, Giorgia Ranieri. Il progetto archeologico beneficia, inoltre, della collaborazione degli storici medievisti Ilaria Sabbatini (Università degli Studi di Palermo) e Paolo Tomei (Università di Pisa), di Monica Bini (Università di Pisa) per gli studi geomorfologici e di Adriano Ribolini (Università di Pisa) per gli studi geofisici.
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