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Cultura martedì 23 aprile 2024 ore 09:00

Il restauro restituisce al pubblico il complesso medievale

All'interno del complesso monumentale
All'interno del complesso monumentale

Il delicato e articolato intervento per un investimento da 3 milioni di euro ha riportato a nuova luce architetture e affreschi due e trecenteschi



PISTOIA — Un delicato e articolato intervento di restauro per un investimento da 3 milioni di euro, e adesso l'antico complesso monumentale di origine medievale di San Jacopo in Castellare a Pistoia si prepara a riaprire le porte al pubblico, gratuitamente e su prenotazione, a partire dal 25 Aprile.

Il gioiello architettonico è ricco di affreschi duecenteschi e trecenteschi e di scavi archeologici e si trova incastonato nel cuore della città storica. All’interno la chiesa conserva affreschi di notevole rilevanza. Le pitture, per lo più a carattere devozionale, furono realizzate in più tempi tra la metà del Duecento e la seconda metà del Trecento. 

Una parte venne riscoperta già tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, quando si registrano interventi del pittore-restauratore Galileo Chini. Con la recente campagna di restauri sono stati recuperati nuovi importanti affreschi, come l’elegante decorazione nell’arcone della fiancata sinistra o il Cristo in maestà tra angeli nella calotta absidale.

Gli scavi effettuati dalla Soprintendenza hanno portato alla luce un complesso archeologico pluristratificato. Il livello più antico è costituito da strutture murarie di tipo abitativo d’età romana (I secolo d.C.). Su di esse, in epoca altomedievale (VIII secolo), venne eretto un grande muro in ciottoli di fiume, identificabile probabilmente con la prima cinta muraria d’epoca longobarda, o con una struttura a essa collegata.

L'intervento da quasi tre milioni di euro, due dei quali finanziati da Fondazione Caript e il restante dal Comune. Il recupero del complesso architettonico, elaborato dallo Studio di Progettazione Gurrieri Associati di Firenze, ha previsto il recupero edile e impiantistico, la trasformazione dell’ex chiesa in sala convegni, il restauro degli affreschi condotto con la supervisione della Soprintendenza, nonché la riqualificazione dell’ex canonica e la sistemazione del giardino in una vera e propria terrazza a verde.

La chiesa

San Jacopo in Castellare è una delle chiese più antiche di Pistoia. L’edificio esisteva forse già in epoca altomedievale e fu eretto a ridosso della prima cinta muraria nella zona detta “castellare”, per la presenza di fortificazioni militari fin dal X secolo

Grazie alla sua posizione sopraelevata e protetta (anche dall’antico corso del torrente Brana), sin dall’antichità questo luogo fu una zona strategica, in stretta connessione con il tratto urbano della via Francigena e con l’accesso settentrionale alla città attraverso l’antica Porta di Sant’Andrea. Dopo la soppressione nel 1785 voluta dal vescovo Scipione de’ Ricci, la chiesa fu destinata a oratorio delle vicine Scuole Leopoldine e infine a laboratorio privato.

La chiesa è documentata dal 1131 come “ecclesia S. Jacobi in civitate Pistorii”. Un primo edificio monoabsidato, più corto dell’attuale (a cui sono riferibili i resti dell’abside sotto il pavimento), venne eretto nel XII secolo, in epoca romanica. Verso il 1242 la chiesa fu probabilmente allungata e dotata di un transetto sporgente, distrutto, di cui resta traccia nei grandi arconi al fondo della navata.


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