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Attualità sabato 21 maggio 2016 ore 16:34
Se il pallone nasconde la discriminazione
Quest'anno non si disputerà la classica partita nell'ultimo giorno di scuola alle medie di Greve in Chianti. Le ragioni in una lettera dei docenti
GREVE IN CHIANTI — "Care ragazze e ragazzi", comincia così la lettera vergata a pennarello dagli insegnanti alle medie di Greve e rivolta agli studenti dell'istituto.
Nel testo si spiega perché è stato deciso di non chiudere l'anno con la tradizionale partita di calcio. Secondo gli insegnanti, si legge, il match agevola un protagonismo sbagliato perché i maschi più portati allo sport emergono mentre le ragazze, i creativi, i brillanti, i timidi restano esclusi.
"Siamo i vostri docenti - si legge nella lettera - e siamo chiamati a trasmettervi la forza del pensiero critico, il coraggio delle scelte difficili, il valore dell'uguaglianza e di tutte le diversità a partire da quelle di genere. Non possiamo e non vogliamo accettare di veder relegate le nostre più brillanti ragazze nel ruolo di cheerleaders, non vogliamo che alla fine valgano ancora una volta e soltanto la prestanza fisica, l'abilità sportiva, l'egemonia culturale del calcio. Almeno non a scuola".
Per questo "quelle che dovrebbero essere esaltate alla conclusione di un percorso di vita come la scuola media sono le menti eccelse fra voi, chi ha dimostrato rispetto e solidarietà per gli altri, che hanno lottato per l'impegno e la responsabilità: sono i ragazzi e ragazze, fighi e non, sportivi e imbranati".
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