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Politica mercoledì 20 gennaio 2021 ore 18:30

Rottura fra Italia Viva e il Pd? Non in Toscana

Stefano Scaramelli ed Eugenio Giani
Stefano Scaramelli ed Eugenio Giani

In Parlamento Iv è uscita dalla maggioranza ma nel Consiglio regionale toscano il capogruppo Scaramelli conferma la fiducia al governatore Giani



FIRENZE — All'indomani della frattura, forse insanabile, sancita fra il Pd e Italia Viva con l'astensione del partito di Matteo Renzi sul voto di fiducia al governo Conte, il capogruppo Iv in Consiglio regionale Stefano Scaramelli chiarisce in una nota che in Toscana, al contrario, non c'è aria di crisi con il governatore Eugenio Giani e gli alleati dem.

"Ci siamo presentati insieme di fronte ai toscani - si legge in una nota inviata da Scaramelli dopo un incontro con il presidente Giani - Abbiamo preso impegni precisi, staremo sempre nel merito delle questioni anche nella differenza di opinioni, da vivere come arricchimento reciproco e mai come un limite. Questa è la Toscana. A noi il compito di rappresentarla". 

"La nascita della coalizione e gli impegni presi con i cittadini sono elementi fondanti del nostro rapporto - si legge ancora nella nota - Tanti successi dei primi tre mesi di governo regionale da condividere insieme. Abbiamo condiviso di affrontare insieme e in modo unito, come da mia richiesta, la questione Mps nelle prossime settimane. La riapertura della didattica in presenza, le ingenti risorse per dottorati, il primo bilancio approvato, la condivisione della gestione emergenza sanitaria, la difesa del medico di guardia, il nuovo centro Covid, il no alle scorie nucleari, la discussione sul Recovery plan toscano, il test genomico gratuito per le donne operate al seno, il piano casa, risorse per le città termali, risorse per cultura, sport e comuni, l'abolizione del click day, ristori regionali per le categorie economiche dimenticate da Roma". 

Per quanto riguarda il futuro invece "resta qualche netto distinguo di natura politica e di principio su alcune questioni, come la modifica dello statuto". "È naturale che sia così ma la scelta di far prevalere i temi che ci uniscono rispetto ai distinguo è segno di maturità e rispetto reciproco - conclude Scaramelli - Il rispetto dell'esito delle elezioni sarà l'ancora del nostro agire comune. Adesso è il tempo di lavorare, e tanto, per il bene della Toscana".


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