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Attualità martedì 17 ottobre 2023 ore 21:25

Interventi chirurgici, in Toscana 10mila in più nel 2023

In crescita anche la specialistica ambulatoriale. Chirurgia oncologica, tutti i dati sui tempi d'attesa. La Regione mira ad abbattere ancora le liste



TOSCANA — Il volume degli interventi chirurgici in Toscana nei primi sei mesi del 2023 è cresciuto. A rivelarlo sono i dati di monitoraggio interno della Regione che registrano un aumento dell’11 per cento su quelli in elezione che, in numeri, corrispondono a circa 10mila in più. 

Anche la specialistica ambulatoriale fa registrare incrementi importanti: sono oltre 535mila le prestazioni erogate in più rispetto al primo semestre del 2022. In particolare le visite specialistiche crescono dell’8 per cento (251mila in più), la diagnostica per immagini (Tac, risonanze magnetiche, eco e radiografie) cresce del 7 per cento - ovvero 137mila prestazioni in più - così come la diagnostica strumentale (endoscopia, oculistica, procedure cardiologiche) che ha conosciuto un incremento dell’8,4 per cento pari ad aumento di 85mila prestazioni.

“Nell’ultimo anno – commentano il presidente Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – abbiamo fatto un importante lavoro sulle liste d’attesa. Siamo consapevoli - continua l'assessore - che questo sforzo enorme fatto sul lato dell’offerta, non è sufficiente a ridurre le liste d’attesa e per questo dobbiamo intervenire anche sulla domanda, aprendo un ragionamento sull’appropriatezza delle prescrizioni. Su questo tema in Toscana abbiamo approvato una delibera per contenere l’aumento della richiesta delle prestazioni".

Riguardo al rispetto dei tempi di attesa per gli interventi chirurgici, Agenas ha recentemente pubblicato anche il report relativo all’anno 2022, dal quale emergono tra i vari dati elementi significativi del lavoro che la Regione Toscana sta portando avanti. In particolare il 92,39 per cento degli interventi al colon retto si è svolto nel rispetto dei tempi di attesa di trenta giorni (la media nazionale è il 77,69) con un incremento percentuale rispetto al 2021 del 3,68 per cento. Ugualmente è accaduto per il 90,35 per cento degli interventi per il tumore all’utero (media nazionale 77,36 per cento) e per il tumore alla mammella, che in Toscana nell’88,30% dei casi registra un intervento entro trenta giorni (la media nazionale è il 74,74 per cento). 

Il dato è rilevante anche per il trattamento del melanoma: in Toscana nel 92,75 per cento dei casi si interviene entro trenta giorni (media italiana 76,55). È così anche per il tumore alla tiroide, per il quale la Toscana rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale trattando pazienti da tutta Italia, con l’89,04% degli interventi effettuati entro trenta giorni (media italiana 68,06%).

Tempi d’attesa maggiori, ma comunque sopra alla media nazionale, si registrano per il tumore alla prostata pari al 57% contro una media nazionale del 50,26%. Tuttavia, per questo specifico intervento, va sottolineato il differente utilizzo delle classi di priorità impiegate al momento dell’inserimento in lista di attesa nelle diverse regioni: in Toscana la classe A, per la quale è richiesta la garanzia di intervento entro trenta giorni, è utilizzata nel 65,58 per cento degli inserimenti in lista a fronte di una media nazionale 58,46, a conferma che i pazienti toscani hanno maggiore garanzia di effettuare l’intervento chirurgico in tempi congrui rispetto ad altre regioni.


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