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Attualità martedì 12 ottobre 2021 ore 19:50

Nella giunta regionale un sottosegretario per Giani

Il Consiglio regionale ha dato il via libera alla nomina di un sottosegretario nella giunta Giani e a 2 questori in più per l'ufficio di presidenza



FIRENZE — Nonostante la lunga e tormentata gestazione, niente da fare per il nono assessore nella giunta regionale di Eugenio Giani. La modifica dello Statuto approvata oggi dal Consiglio regionale non prevede alcun ampliamento dell'esecutivo bensì l'introduzione di un sottosegretario alla presidenza della giunta e di 2 questori nell'ufficio di presidenza del Consiglio. 

Il tutto senza oneri aggiuntivi dell'ente: i compensi previsti per queste figure saranno ricavati ridistribuendo le indennità già previste in bilancio.

Inizialmente era stato il governatore Eugenio Giani a proporre la a re-introduzione di un nono assessore in giunta e la novità dei 2 sottosegretari. Poi, viste le resistenze incontrate nella maggioranza, lo stesso Giani ha proposto un emendamento che non prevedeva più l'assessore ma solo i due sottosegretari, "scelti anche fra i consiglieri regionali" e pagati con l'indennità prevista per i consiglieri.

Alla fine sono stati invece approvati gli emendamenti del Pd che consentiranno a Giani di nominare un solo sottosegretario scelto esclusivamente fra i consiglieri regionali (probabilmente Gianni Anselmi, ex sindaco di Piombino oggi consigliere regionale dem) e di ampliare l'ufficio di presidenza del Consiglio con 2 posti per altrettanti questori.

La modifica dello Statuto è stata così approvata con i voti del Pd (escluso Giacomo Bugliani, presidente della commissione affari istituzionali che, fortemente contrario al provvedimento, non ha partecipato dalla votazione) nonchè della Lega, di Forza Italia e di Fratelli d'Italia. Stefano Scaramelli di Italia Viva ha invece votato contro e il Movimento 5 Stelle, come Bugliani, è uscito dall'aula.

"La riforma dello Statuto è stata approgata da una maggioranza molto ampia ed è un fatto positivo - ha commentato il presidente Antonio Mazzeo - La soluzione trovata dai gruppi regionali risponde a due esigenze: da una parte aumentare la funzionalità delle istituzioni regionali e dall'altra non incrementare i costi. Le indennità degli attuali 5 componenti dell'ufficio di presidenza saranno redistribuite fra i 7 membri e la stessa invarianza di costo dovrà essere prevista per la figura del sottosegretario che sarà scelto fra i consiglieri regionali".


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