Attualità venerdì 23 agosto 2024 ore 11:10
L'eccidio del Padule, 80 anni dopo
In quel 23 Agosto 1944 furono 174 i civili trucidati dall'esercito nazista. Commemorazione e onori nelle cerimonie per non dimenticare
LARCIANO — In quella mattinata di sangue e orrore del 23 Agosto 1944 furono 174 i civili trucidati nella zona del Padule di Fucecchio dall'esercito nazista. Fra loro anche 20 bambini. E oggi, 80 anni dopo, le cerimonie per non dimenticare fra commemorazioni e onori a quelle povere vittime massacrate dai tedeschi mentre si coprivano le spalle nella ritirata verso la Linea Gotica.
Arrivarono all'alba, e nel giro di poche ore i fucili esplosero colpi mortali a ripetizione 84 volte a Cintolese, frazione di Monsummano Terme, 28 a Castelmartini a Larciano, 24 a Ponte Buggianese, 20 a Stabbia a Cerreto Guidi, 7 a Fucecchio fra Querce e Masserella, una a Uzzano, 5 a Montecatini Terme, 4 a Pieve a Nievole e una a Lamporecchio.
Una strage. Un eccidio. E oggi la memoria è affidata alle celebrazioni solenni in ricordo di quei fatti. Nelle prime ore del mattino a Castelmartini è arrivato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che si è poi spostato a Cintolese per deporre corone di alloro al monumento ai caduti dell’eccidio delle due località, incontrando alcuni sopravvissuti.
“All’alba del 23 Agosto 1944 – ha detto Giani - la Toscana visse uno dei momenti più tragici della sua storia, con 174 vite innocenti, tra uomini, donne e bambini, brutalmente spezzate nell’eccidio del Padule di Fucecchio, perpetrato dalle truppe naziste in ritirata e dai fascisti italiani".
"Questa barbarie colpì profondamente le comunità di diversi comuni toscani fra le province di Pistoia e di Firenze: Monsummano Terme (frazione di Cintolese), Larciano (frazione di Castelmartini), Ponte Buggianese, Cerreto Guidi (frazione di Stabbia) e Fucecchio (frazioni di Querce e di Masserella). Intere famiglie furono cancellate, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori di chi rimase”.
“Oggi, a 80 anni di distanza, la memoria di quelle vittime è più viva che mai”, ha aggiunto il presidente Giani. “La Toscana non dimentica - ha concluso - e con essa noi tutti, che continuiamo a ricordare e onorare coloro che persero la vita in quel tragico giorno. Stamani è stato emozionante abbracciare i sopravvissuti che non hanno potuto dimenticare questa terribile tragedia".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI