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Lavoro venerdì 22 marzo 2024 ore 10:45

Un bando per salvare la storica segheria

sega

Salvare le maestranze, preservare la produzione di imballaggi industriali radicata nel territorio: ecco gli obiettivi dell'avviso per l'aggiudicazione



LICCIANA NARDI — Salvare le maestranze e preservare una produzione radicata nel territorio, badando all'appetibilità della procedura: è stato pubblicato il bando per l’aggiudicazione dello stabilimento della Malatesta Legnami, storica segheria di Licciana Nardi (Aulla) fallita nel 2023 dopo l’ultima gestione proprietaria. 

Ad accendere i riflettori sulla crisi che ha colpito una presenza radicata nel cuore della Lunigiana, era stata nei mesi scorsi la ‘mobilitazione’ accesa intorno al tavolo regionale coordinato da Valerio Fabiani, consigliere di Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali.

Comune e Regione, i curatori fallimentari, le organizzazioni sindacali hanno lavorato per restituire un futuro alla falegnameria che da sempre si occupa di imballaggi industriali. 

Due le particolarità emerse in questi giorni. La prima riguarda la pubblicazione del bando di vendita, che scadrà il 17 Maggio: è costruito, seguendo le opportunità concesse dal Codice della crisi e dell’insolvenza, in modo tale che i debiti della Società Malatesta vantati dai creditori privilegiati potranno essere scontati dal prezzo di vendita. Chi si accollerà l’acquisto dello stabilimento – che dovrà subire importanti adeguamenti specialmente in tema di sicurezza – potrà cioè scontare anche tutti i debiti (tfr lavoratori, mutuo ipotecario dello stabile, i crediti previlegiati) dal prezzo di vendita.

La seconda particolarità riguarda la conservazione delle maestranze, che permetterà di riprendere l’attività. 

“Abbiamo lavorato a più mani e su più piani – spiega Fabiani -: la Regione, assistita in ogni passo dalle strutture di Arti e unità di crisi, ha fatto scouting, come ormai fa ogni volta che tenta di favorire l’incontro di domanda e offerta sul territorio. Abbiamo incontrato una serie di imprenditori interessati. Nelle more della procedura di curatela siamo riusciti ad agganciare la cassa integrazione per i lavoratori, che dunque non sono dispersi ma anzi pronti alla ripartenza. Un fatto non da poco in un territorio come questo e con professionalità maturate negli anni”.


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