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Attualità martedì 10 maggio 2022 ore 17:21

Farmaci, in Toscana il mega hub del centro Italia

Mega magazzino all'Interporto di Guasticce. Stimato un volume di affari di 40 milioni l’anno, con 100 posti di lavoro solo nella logistica industriale



LIVORNO — All’interporto di Guasticce di Livorno la presentazione della piattaforma logistica farmaceutica, un grande magazzino i cui lavori inizieranno a Luglio per concludersi a metà 2024. L'annuncio dell'avvio dei lavori è arrivato oggi nel corso di un evento organizzato in collaborazione con Confindustria Toscana e che si è svolto proprio all’Interporto di Livorno, promosso dalla Regione Toscana e dalla rete Toscana Pharma Valley con la partecipazione dell'Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale, del Comune di Collesalvetti e di Livorno e dello stesso Interporto Vespucci.

“Un ruolo determinante, per il via libera all'investimento da parte della rete Toscana Pharma Valley, è stato nelle ultime settimane garantito dalla presidenza di Regione Toscana" ha ricordato il presidente Eugenio Giani “perché quando si è infatti trattato di stringere i ranghi e trovare le ultime quadrature con Bcube, il fondo P3 Logistic Parks, l'Interporto ed il Gruppo Fremura, proprietari del terreno, la Kpmg e le imprese della rete Toscana Pharma Valley, solo l'intervento pubblico ha consentito di contemperare i diversi interessi economici, privati, territoriali in gioco, ricomprendendoli all'interno di un più ampio interesse generale e regionale”.

La piattaforma Life Sciences in Toscana nascerà all’interno dell’interporto di Livorno, a Guasticce. Un grande hub capace di servire tutto il centro Italia, con flussi in uscita, tra i principali paesi esteri, verso Germania, Francia, Stati Uniti e Spagna. E non sarà solo un magazzino fisico, più vicino dei depositi oggi utilizzati dalle aziende e situati a Milano e Roma, ma molto di più: sarà una piattaforma digitalizzata ed innovativa in grado di gestire i flussi di farmaci e componenti ad esempio, una filiera capace di offrire tutta una serie di servizi alla rete di imprese che decideranno di servirsene e, perché no, pure al pubblico, che nella sanità più territorialmente diffusa del post-Covid avrà forse bisogno di rimodulare logistica e distribuzione nei prossimi anni.

La struttura sarà a servizio all’inizio di cinque gruppi familiari e multinazionali della farmaceutica, nutraceutica e di apparecchiature mediche che producono in Toscana: Molteni, Eli Lilly Italia, Aboca, Abiogen, Galenica Senese. Ma alla rete Toscana Pharma Valley che l’hub l’ha ideato partecipano anche altre aziende: Diesse Diagnostica ed El.en, ad esempio, Kedrion pure. La sostiene pure, dall’esterno, Gsk Vaccines. E tutte queste imprese potranno decidere di servirsi della piattaforma in un secondo tempo.

Guardando a tutto il Centro Italia, Livorno e il suo interporto sono stati individuati da subito come l’ubicazione migliore. Per una questione logistica e di baricentro, anzitutto: il porto a cinque chilometri, l’aeroporto di Pisa a dodici, l’uscita diretta sulla superstrada FiPiLi, spazio a disposizione per allestire pallet per le spedizioni aeree e marittime all’interno della piattaforma. Ma c’è anche un secondo motivo: l’interporto è infatti destinato ad essere inserito nella futura zona logistica semplificata rafforzata, a cui da tempo lavora la Regione per creare corridoi doganali che aiuteranno gli scambi commerciali grazie a vantaggi amministrativi e fiscali. E questo è un ulteriore valore aggiunto. La giunta regionale ha già dato il via libera alla proposta tecnica, ora all’attenzione del Ministero.

I terreni su cui sorgerà la piattaforma si estendono per 125 mila metri quadrati: il 30 per cento sono già dell’Interporto, il resto di privati. L’investimento, dall’acquisto della proprietà alla costruzione e successivo allestimento dell’immobile, vale attorno ai 70 milioni di euro, sostenuto in modo congiunto da Bcube e dal fondo P3 Logistics Parks. Vi lavoreranno circa cento persone (ed ancora di più a regime) e la struttura ambisce ad essere tra le più grandi piattaforme uniche di stoccaggio e di distribuzione d’Europa integralmente dedicate alle scienze della vita. Si parte con 30 mila metri quadrati coperti che a regime diventeranno il doppio, compresi uffici ed altre aree – prevista anche una piccola officina farmaceutica per piccole lavorazioni secondarie – e nel magazzino alto dodici metri, ecosostenibile ed alimetnato da energia rinnovabile, ci sarà spazio per contenere fino a 120 mila pallet (con il primo lotto 65 mila) dei 600 mila che si pensa che possano essere movimentati in un anno. Contenuti in aree differenziate per temperatura.

Si calcola che il volume di affari generato dal progetto possa essere di 40 milioni l’anno, con oltre cento posti di lavoro creati per la sola logistica industriale. Kpmg, società leader di servizi professionali alle aziende, è il consulente per conto delle imprese che ha aiutato a sviluppare l’idea. I vari servizi che saranno svolti all’interno della piattaforma sono stati affidati invece dalla rete d’imprese Toscana Pharma Valley a Bcube per la logistica industriale, a Maersk per la distribuzione marittima, a Dhl per il trasporto nazionale e internazionale su gomma e aereo (tra i progetti ci sono già due voli cargo da Pisa a Francoforte a settimana, novità assoluta perché oggi le merci dell’azienda non partono da Pisa) e a Palladio-Pharma partners per l’officina farmaceutica.

“Questa nuova piattaforma logistica nasce come un investimento privato – ha sottolineato il presidente Giani - ma ha dietro una regia pubblico-privata molto complessa, che ne costituisce il vero valore in termini di competitività territoriale, attrattività di nuovi investitori nelle scienze della vita, nonché potenzialità anche per la salute pubblica: sia alla luce dei fabbisogni logistici già evidenziati dalla pandemia, sia di quelli prevedibili dalle riforme strutturali della sanità in corso, come ad esempio la diffusione delle case della salute e loro evoluzione in case di comunità, l'attivazione degli ospedali di comunità per le cure intermedie, la personalizzazione delle cure”. “Si tratta quindi – ha concluso il presidente della Toscana - di un'iniziativa determinante per il futuro della Regione, da più punti di vista. Un bel fiore in un giardino fiorito. Un salto di qualità e una tappa fondamentale per il rilancio del settore manifatturiero che passa attraverso produzioni di qualità, mentre la Regione sta parallelamente lavorando al potenziamento delle infrastrutture e dei collegamenti”.

Tra questi sono stati ricordati la Darsena Europa con i fondali a venti metri o lo scavalco ferroviario (27 milioni, venti messi dalla Regione), la ferrovia alternativa che da Vada a Collesalvetti, saltando le stazioni più congestionate, possa consentire di trasportare le merci verso Pisa e Firenze, dove “Ferrovie - ha puntualizzato Giani - sta investendo due miliardi per risagomare le gallerie delle vecchia direttissima e permettere il trasporto dei Tir sui treni verso la pianura padana”. Con minori costi ed impatti ambientali.


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