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Cronaca giovedì 05 gennaio 2023 ore 10:50

Produzione abusiva di cippato nel bosco secolare

Una maxi indagine dei carabinieri nell'area di Gargonza ha portato alla luce tagli alle piante con la foresta risultata decimata



MONTE SAN SAVINO — Maxi indagine dei carabinieri nel bosco secolare dell'area di Gargonza, nota per la bellezza del paesaggio e il pregio delle foreste che la caratterizzano: i carabinieri della procura di Arezzo hanno portato alla luce un significativo aumento dei tagli boschivi e un contestuale “anomalo” utilizzo di alcune superfici forestali per la produzione industriale di cippato di legno.

L’indagine, affidata al Comando del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi insieme alla Sovrintendenza di Arezzo, all’Unione dei Comuni Montani del Pratomagno e all’Ufficio tecnico del Comune di Monte San Savino, ha passato al setaccio migliaia di ettari di foreste e fatto emergere delle attività che secondo gli investigatori “oltre a non essere esercitabili in tali contesti in quanto permesse solo all’interno di stabilimenti autorizzati, hanno impattato negativamente sull’equilibrio dell’ecosistema forestale, mutando, talvolta, anche la visuale paesaggistica di aree di pregio”.

In particolare i militari hanno rilevato che invece che operazioni di solo taglio “con contestuale sporzionamento e asportazione del legname, cosi come previsto dalla normativa di settore, venivano aperte intere radure e realizzate nuove strade a servizio delle stesse funzionali a degli stabilimenti mobili approntati, in assenza di qualsivoglia autorizzazione edilizia, paesaggistica e ambientale per la sola produzione, stoccaggio e movimentazione del cippato di legno”.

Gli interventi più importanti e massivi si sono verificati nella zona di Giglioni. All'impresa a cui sono stati ricondotti sono stati contestati numerosi reati che vanno dalla messa in esercizio di uno stabilimento in assenza di autorizzazione, alle emissioni diffuse in atmosfera senza autorizzazione, al cambio di destinazione d’uso del suolo fino allo smaltimento illecito di rifiuti liquidi prodotti dagli stoccaggi di cippato lasciati esposti alle intemperie. 


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